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CANTONEViaggio nell'Apertura celeste di Soul Nest

14.06.18 - 06:01
Pubblicato il 30 maggio "Apertura celeste", il primo lavoro discografico, un ep, del giovane duo, di base a Balerna, Soul Nest
Viaggio nell'Apertura celeste di Soul Nest
Pubblicato il 30 maggio "Apertura celeste", il primo lavoro discografico, un ep, del giovane duo, di base a Balerna, Soul Nest

BALERNA - Un sodalizio artistico, quello sfociato nel progetto Soul Nest, che ha preso forma da un incontro fortuito tra la cantante elvetico-croata Anela e il produttore ticinese Costa (Luca Costanzo della Big Bang Family).

Un ep di ottima fattura "Apertura Celeste", come, d'altra parte, tutto ciò che Costa tocca con mano. Otto le tracce raccolte al suo interno, realizzate ritagliando e amalgamando sample di matrice soul, jazz e funk, nutriti, qua e là, da calibrate contaminazioni electro. Intanto, Anela, sciolta e naturale, sciorina versi e strofe, in equilibrio tra quesiti e riflessioni, tra amore e futuro.

Ragazzi, raccontatemi del vostro primo incontro...

Costa: «Un giorno Anela è venuta nel mio studio per registrare una collaborazione nel disco di Fre dei Massakrasta. Appena finita la sessione, colpito dalla sua voce, le ho passato diverse strumentali...».

Quando avete capito che avreste potuto dare forma a un progetto comune?

Costa: «Dopo un paio di registrazioni abbiamo capito che la nostra era un’ottima sinergia. Le influenze musicali erano le stesse, la direzione musicale che volevamo prendere anche. Quindi, ci siamo detti: "Facciamo un ep insieme!". Poi, di conseguenza, è nato in nome del du, Soul Nest...».

Già, perché questo nome?

Anela: «Soul perché cantiamo e amiamo il soul, Nest perché contiene le lettere dei nostri nomi: aNEla e coSTa».

E perché “Apertura celeste”?

Anela: «Perché è il pezzo che ci piace di più del disco, ma anche perché è un titolo che trasmette molta positività».

Raccontatemi il processo di lavorazione delle otto tracce...

Costa: «In quel periodo stavo producendo tantissimo. Proponevo parecchie basi ad Anela e, anche lei, talvolta, mi portava dei provini che io poi elaboravo. Abbiamo registrato tutto da me, chiudendo il lavoro in 6-7 mesi. Dopodiché, il master del progetto è stato curato da Dj Mardoch».

Veniamo ai testi: perché la scelta di abbinare italiano e inglese?

Anela: «Non è stata una scelta. I versi sono nati così, in italiano o in inglese, in maniera molto naturale».

La produzione conta diverse collaborazioni... Che volete dirmi al riguardo?

Costa: «Per alcune basi volevo migliorare il sound, per cui ho deciso di coinvolgere Van Iggio e Genna che, secondo me, sono due ottimi basisti. Inoltre, siccome entrambi amiamo gli scratch, per arricchire due tracce - "Love Is Everywhere" e l'Outro - le abbiamo affidate, rispettivamente, a Dj P-Kut e a Dj Mardoch».

Quali le maggiori influenze confluite nell’ep?

Anela: «Direi che Erykah Badu è la mia fonte d'ispirazione primaria...».

Costa: «Ultimamente, mi sono affezionato alla nuova scena jazz e a tutto il neo soul...».

Quando presenterete l’ep dal vivo?

Costa: «Per ora abbiamo due date. La prima domani, venerdì 15 giugno, nell'ambito di Scena-Off a Chiasso. L'altra è in programma il 23, alla Festa della Musica di Mendrisio».

I lettori di tio.ch e 20 minuti dove possono recuperare la produzione?

Costa: «La versione digitale - gratuita - è disponibile sulla piattaforma Bandcamp (costa-bigbangfamily.bandcamp.com). L'edizione cd è invece in vendita presso la Mecca Shop di Balerna, oppure la si può acquistare inviandomi una mail all'indirizzo djcosta1@hotmail.it».

 

 

 

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