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STATI UNITIIl Signore degli Anelli? Doveva «durare due ore», oppure lo faceva Tarantino

03.05.18 - 08:44
Parola di Harvey Weinstein che aveva minacciato il (poi) premio Oscar Peter Jackson: «Come lo vuoi fare tu sono 12 milioni buttati nell'immondizia»
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Il Signore degli Anelli? Doveva «durare due ore», oppure lo faceva Tarantino
Parola di Harvey Weinstein che aveva minacciato il (poi) premio Oscar Peter Jackson: «Come lo vuoi fare tu sono 12 milioni buttati nell'immondizia»

LOS ANGELES - Si sapeva già che il regista neozelandese Peter Jackson non aveva avuto proprio una relazione idilliaca con il produttore cinematografico Harvey Weinstein. Un nuovo libro che svela i retroscena lavorazione della trilogia-culto ispirata all'opera di Tolkien sembra proprio confermarlo.

Stando a "Anything You Can Imagine: Peter Jackson & the making of Middle-Earth" di Ian Nathan, Weinstein era convinto che l'idea di Jackson di fare due film (che poi sarebbero diventati tre) era un modo «per buttare 12 milioni di dollari nell'immondizia». La soluzione? Fare un film di 2 ore oppure essere cacciato a calci e sostituito dall'amico del produttore Quentin Tarantino.

«O fai così o sei fuori», ha ricordato Jackson che ha parlato della volontà della produzione di «una storia più lineare che potesse essere raccontata in un film». Quindi, riporta il Guardian, niente più battaglia del Fosso di Helm (quella del secondo film), niente più Balrog nelle Miniere di Moria (quello di «Tu non puoi passare!»), e probabilmente pure niente più Saruman il Bianco.

«Così avrei deluso chiunque, davvero chiunque, avesse mai anche solo sfogliato il libro», ha confidato il regista a Nathan. Jackson ha poi deciso di lasciar perdere le trattative con Weinstein e Miramax: «Ho detto al suo assistente, che lo faccia poi come vuole lui il film, noi molliamo e continueremo comunque a vivere le nostre vite».

Alla fine, come sappiamo bene, la trilogia è stati realizzata per la New Line Cinema, facendo la storia del cinema e vincendo complessivamente qualcosa come 17 premi Oscar.

In passato Jackson aveva affermato di aver escluso dal papabile cast due attrici, Mira Sorvino e Ashley Judd, su pressioni proprio del produttore americano. Le due sono poi diventate parte importantissima della campagna #meetoo.

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