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CANTONEAttraverso il fuoco con Martha's Laundry

19.04.18 - 06:01
Pubblicato il 6 aprile “Through The Fire”, il nuovo ep dei bellinzonesi Martha’s Laundry.
Attraverso il fuoco con Martha's Laundry
Pubblicato il 6 aprile “Through The Fire”, il nuovo ep dei bellinzonesi Martha’s Laundry.

BELLINZONA - A tre anni dalla realizzazione del primo album, “Hold Your Breath”, Marco Jeitziner (voce, chitarra), Max Ghitti (basso) e Joas Haefliger (batteria, synth) sono rientrati in studio di registrazione muniti di quattro tracce.

Tracce forgiate alla perfezione, servendosi dell'amalgama - new wave/synth pop oriented - che tre anni fa il combo si è minuziosamente cucito addosso. La profonda conoscenza dei due contesti sonori trasuda da ogni brano, già a partire dalla title-track e da “Walk Away”, che, usciti come singoli a inizio 2018, hanno anticipato la produzione.

Quanto ai testi, «i versi di “Through The Fire” narrano una storia di redenzione, coraggio e tentazione, in cui il fuoco, come per la fenice che rinasce dalle proprie ceneri, rappresenta un nuovo inizio», spiega Marco.

«“Walk Away”, invece, si focalizza sull'incomprensione e l'onestà: quando qualcuno non può spiegare i propri sentimenti, la cosa più semplice che può fare è fuggire», aggiunge, lasciando la parola a Joas e Max.

Raccontatemi lo sviluppo delle quattro tracce…

Joas: «Dopo avere portato a termine “Hold Your Breath”, abbiamo iniziato a lavorare su questa serie di nuove composizioni, sperimentando più a largo raggio a livello di sonorità, pur mantenendo pressoché intatto il nostro stile».

Max: «La differenza sostanziale a livello compositivo, dal mio punto di vista, si colloca nel fatto che le canzoni contenute nell’album erano state messe a punto da Marco, prevalentemente al di sopra di strutture alt-folk oriented, prima di costituire l’attuale line-up della band. Perciò, per la realizzazione di “Hold Your Breath” abbiamo lavorato a pezzi già esistenti, riarrangiandoli in chiave new wave/synth pop. I pezzi dell’ep, invece, sono nati direttamente in questa forma, partendo dall’elettronica, dal synth...».

Che volete dirmi delle registrazioni?

Joas: «Siamo tornati all’Audiofarm di Cugnasco, affidandoci di nuovo a Grant Dow. Abbiamo lavorato con i nostri tempi, piuttosto lunghi direi, e in più sessioni, nel corso dell’intero 2017».

E per quanto riguarda il missaggio e la masterizzazione, come vi siete mossi?

Joas: «Come per l’album, abbiamo inviato i file al Red Mastering Studio di Londra. Mi sembra che in entrambi i casi sia stato fatto un ottimo lavoro...».

L’ep, finora, è in vendita soltanto in formato digitale… Pensate di pubblicare anche in cd e in vinile?

Joas: «Non per il momento...».

Quando è in programma il prossimo concerto?

Max: «Domani, venerdì 20 aprile, alle 23, al Woodstock di Bellinzona, nell’ambito del festival Strange Days».

 

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