Cerca e trova immobili

INTERVISTAEmma a Lugano: «Nulla di male se a fare il primo passo è una donna»

17.04.18 - 06:01
È tornata in Ticino per parlarci di "Essere qui", il suo nuovo disco. È arrivata con una consapevolezza in più: «Dovevo nascere ai tempi di Woodstock e invece mi ritrovo con Spotify»
Foto Rsi/M.Airoldi
Emma a Lugano: «Nulla di male se a fare il primo passo è una donna»
È tornata in Ticino per parlarci di "Essere qui", il suo nuovo disco. È arrivata con una consapevolezza in più: «Dovevo nascere ai tempi di Woodstock e invece mi ritrovo con Spotify»

LUGANO - Sono trascorsi esattamente tre anni da quando Emma Marrone fece capolino in Ticino per promuovere il suo album. Oggi è tornata per parlarci del suo nuovo lavoro discografico. Si chiama “Essere qui”, prodotto dalla Universal. Lo ha presentato ieri sera in diretta radiofonica dagli studi della Rsi, durante un atteso showcase. Ed è lì che l’abbiamo incontrata poche ore prima della sua esibizione. 

«In questi tre anni ho costruito la mia vita - ci dice - mi sono dedicata ad ascoltare e imparare dagli altri. Ho visto concerti».

Quanto è difficile esserci ancora nel mondo dello spettacolo?

«Essere qui è una presa di coscienza di questo mestiere e di quanto sia difficile in questo momento storico mantenere una posizione e continuare a fare questo lavoro. Ho cercato sempre di essere me stessa, senza farmi influenzare da nulla e nessuno, e questo è stato un grande rischio. Ne è venuto fuori un album di cui ne vado fiera. È un disco vero, dove io sono vera.

Erano meno veri i precedenti album?

«Erano veri anche quelli. Ma nella vita si cresce, e crescendo riconosci i tuoi limiti e puoi lavorare su quelle che sono le tue capacità».

Come è stato lavorare a questo sesto disco?

«Ci sono stata dietro dal primo giorno all’ultimo. Ho seguito ogni passo della sua realizzazione insieme ai musicisti e agli autori. Ho vissuto con loro quotidianamente. Mi reputo una musicista e ho bisogno di lavorare in questo modo, come accadeva negli anni Settanta quando gli artisti davvero si chiudevano in studio e lavoravano sui loro progetti seguendo tutti i passaggi».

Parliamo di "Malelingue". Attacchi gli haters. A proposito, dopo il servizio delle Iene dove hai incontrato un tuo hater, sono diminuti i messaggi di odio?

«C’è stato un calo notevole. Evidentemente si sono spaventati».

Usi ancora i social network?

«Leggo tutti i giorni quello che la gente mi scrive. I social servono per condividere, per comunicare. Leggo le loro storie. Prendo spunto da quello che mi raccontano. Spesso mi fanno riflettere, anche perché non mi scrivono solo ragazzini, ma anche adulti e faccio tesoro dei loro consigli. Mi piace interagire con loro».

Rispondi anche a chi ti attacca?

«Solo quando è strettamente necessario, altrimenti lascio correre. Non voglio sprecare energie in cose per le quali non ne vale la pena».

Le malelingue non sono solo quelle dei social. La stampa scandalistica sembra più interessata a sapere con chi vai a letto anziché alla tua musica.

«Rispetto al passato sono meno presente sui rotocalchi, ed è così perché sono una che protegge molto la propria vita privata. In passato mi sono trovata in situazioni che non dipendevano da me, e inevitabilmente finivo sui giornali. Oggi gestisco la mia vita senza entrare in situazioni strane». 

Senti il peso delle aspettative per un disco che arriva dopo tre anni?

«In molti si aspettavano un disco che dovesse ottenere mega platini. Per ora non è così. Il platino non è ancora arrivato, lo so. Ma la mia libertà artistica e la consapevolezza che il cuore possa fare la differenza in questo mestiere, vale molto di più di un disco di platino dopo due settimane. Sono fatta alla vecchia maniera: voglio ancora pensare che la musica abbia un senso nella vita delle persone. Che sia in grado di scuotete le coscienze. Di fare le rivoluzioni. Dovevo nascere ai tempi di Woodstock, purtroppo sono nata negli anni di Spotify».

La tua canzone “Effetto domino” ha riferimenti un po’ sessuali. 

«Diciamo che è totalmente sessuale. Parliamo tanto di modernità ma purtroppo siamo ancora nell’era in cui se uno va con tante donne è un figo, se invece una donna va con gli altri è una poco di buono. Vorrei rompere questo tabù. Le donne possono parlare di sesso. E fanno anche del buon sesso quando hanno fortuna. È importante parlare di questi aspetti e far capire che non c’è nulla di male se a fare il primo passo è una donna.

Oggi non sei più quella che arriva dai talent. Hai raggiunto una tua credibilità. A che prezzo?

All’inizio è stata una sofferenza, ma per me parla la mia storia. Credo di aver dato tante motivazioni per convincere che non ero solo "quella dei talent". Riconosco però che se sono qui è grazie a un talent. Se fosse per le case discografiche a cui mandavo i miei provini, farei ancora la cassiera. Quindi dico lunga vita ai talent».

C’è qualche collega a cui devi dire grazie?

«A Pino Daniele, che è stato il primo tra i colleghi a darmi una mano quando tutti gli altri mi allontanavano solo perché ero quella che veniva dai talent. Pino mi aveva messo in un posto molto importante della sua vita. Gli dirò grazie il 7 di giugno dallo stadio San Paolo in un evento dedicato a lui». 

In questi anni di crescita sei sempre stata libera di fare quello che volevi, oppure ti sono stati posti paletti?

«Fortunatamente non mi sono mai circondata di yesman. Sono sempre stata ben consigliata e sinceramente non sono così presuntuosa e arrogante da pensare di avere la ragione sempre in tasca. Ascolto i consigli di tutti, e sono sempre stata libera di seguire il mio istinto».

Cosa hai cambiato nel tuo carattere in questi anni?

«Ho abolito un aspetto del mio carattere che non mi piaceva, quella di criticare sempre me stessa».

Domani che farai?

«Parto per Tokyo, e sono emozionatissima. Sarò ospite di un grande evento dal titolo “Italia, amore mio”. Sono parecchio spaventata perché canterò davanti a un pubblico che non sa nulla di me. Poi partirò per Las Vegas dove prenderò parte ai Latin Award».

E il nuovo tour?

«Ci sto lavorando. E sarà un tour completamente folle, esattamente come me».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE