Nell’ambito del suo “Rockstar Tour 2018”, il giovane rapper italiano approderà il 31 luglio in Piazza del Sole (ore 21) a Bellinzona
BELLINZONA - Amato o odiato. Le mezze misure, quando si parla di Sfera, non esistono.
Nella vicina penisola, così come in Svizzera - in Ticino in particolare - è seguitissimo. I numeri lo dimostrano: il suo primo album, omonimo, dato alle stampe nel 2016, oltrepassando le 50mila copie vendute, in Italia, è stato certificato disco di platino. Medesimo traguardo, a una sola settimana dalla pubblicazione per di più, anche per il suo secondo lavoro, “Rockstar”, nei negozi dal 19 gennaio e volato immediatamente ai primi posti delle charts.
Anche a livello social Sfera non scherza: quanti sono i suoi follower su Instagram? Beh, la bellezza di un milione e mezzo. Mica cifre da poco.
Poco più di un mese fa lo abbiamo visto incontrare i fan all’ingresso del MediaMarkt di Grancia, e il negozio, come documentano gli scatti pubblicati su queste pagine, è stato letteralmente invaso da adolescenti in delirio (in molti casi accompagnati dai genitori). «Di Sfera ci piace tutto», ci aveva confidato un gruppetto di giovanissimi. E una mamma: «Noi avevamo Vasco, alla fine non è poi molto diverso».
Con la “giusta” attitudine e i suoi testi provocatori - in cui celebra la canapa, lo “sciroppo” e una vita sregolata -, in due anni, Sfera - affidandosi all’amico e produttore Charlie Charles - si è trasformato nell’indiscusso re della trap italiana.
Successo, tanto successo, ma lui, Sfera, allo scoccare del 2017 ci aveva confessato di essere rimasto «il ragazzo di sempre, a cui piace fare rap e buona musica». «Vivo questo momento con i piedi per terra - aveva aggiunto - sperando che possa continuare a lungo, consapevole che il successo va e viene...».
Amato o odiato, dicevamo all’inizio. A Sfera Ebbasta gli sono piovute addosso anche tante critiche: «Come le devo prendere? - ci diceva a Grancia - I fatti parlano da soli».
Info: sferaebbasta.com
Prevendita: biglietteria.ch
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