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CANTONE“Eter(e)o”, una mostra per abbattere confini e pregiudizi

07.02.18 - 06:00
In programma dal 30 maggio al 30 settembre “Eter(e)o” presso lo Spazio Espositivo 1b di Lugano (Central Park). Pubblicato il bando di concorso per gli artisti interessati a esporre le proprie opere
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Lo Spazio 1b.
Lo Spazio 1b.
“Eter(e)o”, una mostra per abbattere confini e pregiudizi
In programma dal 30 maggio al 30 settembre “Eter(e)o” presso lo Spazio Espositivo 1b di Lugano (Central Park). Pubblicato il bando di concorso per gli artisti interessati a esporre le proprie opere

LUGANO - Una mostra, “Eter(e)o”, sviluppata - in collaborazione con Pride 2018 - Lugano - con l’obiettivo di «abbattere il pregiudizio e dare visibilità ad artisti con un percorso interessante», ci spiega il regista e scrittore ticinese Mirko Aretini, che con Francesco Maria Gamba (architetto e artista), Claudia Cossu (fotografa), Federico Saurer (designer e progettista) nemmeno un anno fa ha dato vita allo spazio espositivo luganese.

Mirko, “Eter(e)o”, da quanto mi è parso di capire, è aperta a qualsiasi forma d’arte, giusto?

«Esatto... Fotografia, scultura, pittura… Invitiamo gli artisti a sottoporci i loro lavori entro il 28 febbraio, tramite il bando di concorso. Dopodiché, durante il mese di marzo avverrà la selezione: le opere finaliste “costruiranno” “Eter(e)o” nelle vetrine - illuminate e visibili al pubblico 7 giorni su 7, 24 ore su 24 - del nostro spazio espositivo».

Quali i requisiti per poter partecipare al concorso?

«18 anni di età. Tutto qui».

Che vuoi dirmi riguardo al tema della mostra?

«Come ho scritto nel testo introduttivo del bando, fin dal 400 a.C. Platone si interrogava sull’identità e sugli elementi maschili e femminili presenti in ogni essere umano. Esiste un bisogno profondo di comprendere meglio questa componente della personalità che, inizialmente, può sembrare semplice, ma che invece, attraverso un esame più articolato, evidenzia confusione e ambiguità. L’arte ha il dovere di sperimentare nuovi linguaggi di comunicazione, liberi dal vincolo della definizione assoluta e con il compito di stimolare a più livelli la percezione di chi ne usufruisce. Sta a noi, artisti o spettatori, abbattere i confini e i pregiudizi».

Prima di concludere, raccontami dello Spazio 1b…

«Lo Spazio 1b è un’associazione culturale no profit nata con l’intento di creare dinamiche d’incontro e di scambio, portando nuova linfa all’interno del tessuto cittadino. A vincere è l’entusiasmo. L’entusiasmo di fare e condividere l’arte nelle sue svariate forme».

 

 

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