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PeopleJEEP: Fuoristrada col Wrangler Rubicon

13.08.02 - 11:23
Festeggiati i 50 anni di esistenza del Jeepers Jamboree californiano.
In Svizzera sarà disponibile dalla fine dell’anno
JEEP: Fuoristrada col Wrangler Rubicon
Festeggiati i 50 anni di esistenza del Jeepers Jamboree californiano.
Walter Passeri

SOUTH LAKE TAHOE ( CALIFORNIA) - Sono le 6 del mattino in questa città della California del Nord e la temperatura si aggira sui 13 gradi, quando ci mettiamo al volante di una rossa Chrysler Jeep Wrangler Rubicon 2003 per vivere la 50. edizione del Rubicon Trail, uno dei più difficili e spettacolari fuoristrada al mondo che dura due giorni. Siamo pronti – unitamente ad una trentina di colleghi provenienti da tutto il mondo – ad affrontare e a rivedere ( sì perché noi le difficoltà di questo percorso le abbiamo già provate tre anni fa!) la straordinaria bellezza di una natura e di un territorio dai forti contrasti. Un paesaggio incantevole i cui colori passano dall’azzurro dei laghetti al blu intenso del cielo alle varie tonalità di verde degli abeti, dallo sterrato alle rocce del percorso. Basti pensare insomma che questo, solo qualche secolo fa, era il territorio di indiani e avventurieri.

Per gli americani poter partecipare all’Off- Road del Rubicon Trail è un modo d’essere che, forse, non è sempre ben comprensibile da chi questo hobby lo snobba o non lo pratica. Ma che cosa significa partecipare ad un « Jeepers Jamboree » ? Crediamo che sia un’occasione, come tante altre, di mettersi in competizione con se stessi, confidando nella propria auto, e soprattutto che sia una possibilità simpatica per stare assieme in maniera semplice e informale. Insomma è un’opportunità – non solo per noi europei – per misurare le nostre capacità ma anche e soprattutto per incontrare altre mentalità e altre culture in amicizia e disponibilità ad aprirsi. Ma andiamo con ordine. Dunque qualche minuto dopo le 6 del mattino lasciamo il nostro albergo in California – ma attenzione se solo attraversiamo la strada ci troviamo nello Stato del Nevada tra slot machines e roulette – e, costeggiando una parte del Lake Tahoe ( il nome pare sia stato dato proprio dagli indiani...), raggiungiamo il punto prestabilito per iniziare la nostra avventura. Qui purtroppo ci viene comunicato che un incendio non ci consentirà di percorrere gran parte del Rubicon Trail ( quello peraltro più pittoresco e affascinante!!!). Comunque, dopo le tanto inevitabili quanto preziose e indispensabili raccomandazioni, eccoci a fronteggiare le prime difficoltà del percorso. Ma nulla, grazie alla nostra Chrysler Jeep Wrangler Rubicon 2003 – presentata lo scorso gennaio al Salone del- l’Auto di Detroit – che monta pneumatici di serie, è... insuperabile. È però d’altro canto importante fare molta attenzione e non distrarsi per evitare di danneggiarla! Quindi, aiutati nei tratti più difficili del tracciato dalle indicazioni di alcuni addetti, ce la caviamo... brillantemente ( modestia a parte!). Ma la maggior parte del merito non può che essere attribuita alla Jeep Wrangler Rubicon ( denominata così in onore di questo impegnativo off- road). Monta un motore l- 6 PowerTech da 4.0 litri di 190 CV ed una coppia di 319 Nm a 3200 gir/ min. È ottenibile con cambio automatico o manuale ed è dotato di differenziali anteriori e posteriori autobloccanti, avantreno e retrotreno tipo Dana 44 ed una scatola di rinvio con demoltiplicatore a rapporto 4: 1 in grado di soddisfare i più esigenti appassionati di off- road. Circa i differenziali autobloccanti va precisato che possono essere attivati semplicemente tramite un comando sul cruscotto laddove lo si ritiene necessario. Inoltre, di serie, monta sulle 4 ruote freni a disco autopulenti. Molte pure, rispetto al modello precedente, le positive modifiche apportate agli interni. In Svizzera la Jeep Wrangler Rubicon dovrebbe arrivare verso la fine dell’anno e il prezzo per adesso non è ancora noto. Ma torniamo alla nostra avventura. Nel tardo pomeriggio raggiungiamo, con non poca difficoltà per l’arrivo simultaneo di un elevato numero di auto, il « campo base » . Qui è un vero andirivieni di uomini e jeep. Tutti – quasi 2 mila persone – cercano frettolosamente un posticino per parcheggiare, montare la tenda, correre al vicino riale/ laghetto per potersi lavare o (i più coraggiosi) per fare un tuffo. Anche perché l’ora della cena ( a base di tipica maxigrigliata USA), ma soprattutto la possibilità di incontri, è prossima ed è sempre molto attesa. E la serata ( meglio la nottata...) trascorre rapidamente tra intrattenimenti musicali e no, consentendoci però di salutare vecchi amici e di fare nuove conoscenze. Il mattino dopo si replica.

Colazione alle 6, cui segue partenza frenetica con quasi immediata... sosta di oltre un’ora in attesa che i più mattinieri che ci hanno preceduto abbiano... superato il primo grande ostacolo: una parete rocciosa e molto scivolosa sulla quale neanche un mulo si avventurerebbe!!! Noi per contro, grazie alla Jeep Wrangler Rubicon, la superiamo al primo tentativo e ci sentiamo un po’ più fieri di noi stessi e della nostra auto che monta tutto di serie, senza accorgimenti da utilizzare per l’occasione. Di lì a poco però la nostra partecipazione alla 50. edizione del Rubicon Trail ha termine. Per noi è stata, ancora una volta, un’esperienza arricchente e straordinaria.

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