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SVIZZERAA tutto Hammond, con Frank Salis

05.12.17 - 06:00
In uscita nei primi giorni del 2018, il nuovo album del giovane hammondista
A tutto Hammond, con Frank Salis
In uscita nei primi giorni del 2018, il nuovo album del giovane hammondista

LOSANNA - Il musicista ticinese, da qualche tempo di base a Losanna – dove è docente presso l’Ejma (Ecole de Jazz et de Musique Actuelle) –, si appresta a darci in pasto il suo nuovo disco, che ha intitolato, semplicemente, “Salis”.

Dopo tre album straordinari - “Mad Dog” (2010), “Live In Vevey” (2012) e “Stonebreaker” (2014) –, messi a punto modulando registri in equilibrio tra blues, funk, jazz e gospel con il progetto H3O – condiviso con Marco Nevano (sassofono) e Rocco Lombardi (batteria) –, Frank Salis – accompagnato tuttora da Nevano al sax, così come da Marc Olivier Savoy alla batteria e, nella penultima traccia (“Do Like Sco”), da Max Pizio (sax) – ha lavorato su dieci nuove composizioni.

Composizioni ammalianti, all’interno delle quali Salis torna a scandagliare i suoi territori sonori, spingendosi, in un paio di occasioni, anche verso sud, esplorando i colori e le ritmiche del latin jazz (“L’île du plaisir” e “Relax”) .

Frank, quando hai iniziato a lavorare ai brani?

«Nel 2015, quando ero in tour in Kazakistan. Le prime idee sono venute alla luce in quegli istanti. Le strutture definitive hanno preso forma dopo il mio rientro a Losanna. Un'unica eccezione è la traccia di chiusura, “Macullo’s Groove”, nata durante una jam in sede di registrazione, con Daniel Macullo alla chitarra».

A proposito delle sessioni di registrazione: cosa vuoi dirmi al riguardo?

«Non volevo delle sonorità tipiche da studio. E di questo ne ho parlato con i fratelli Jonas e Daniel Macullo - entrambi musicisti e tecnici del suono - che, sulla base della mia richiesta, hanno allestito una sala di incisione a casa loro - in soggiorno - a Giornico. Abbiamo registrato i brani in tre giorni, in presa diretta. In seconda battuta, poi, ho inciso le percussioni - cuíca, tamburino, maracas - e il fischietto brasiliano…».

Quando presenterai l’album in dimensione live?

«A fine gennaio sarò ad Haiti per tre concerti al Port-au-Prince International Jazz Festival. Le date in Svizzera sono in via di definizione. Per presentare l’album, in ogni caso, tra poche settimane pubblicherò un video che ne raccoglierà alcuni estratti...».

So che in tempi recenti hai registrato anche un altro disco…

«Sì, a New Orleans, con il trombonista e cantante americano Michael Watson: parte dei brani contenuti al suo interno, tra l'altro, li abbiamo già presentati a JazzAscona lo scorso mese di giugno. Si tratta di un disco soul che mi vede impegnato al pianoforte, non all’Hammond. L’uscita è prevista prima dell’estate...».

 

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