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CANTONEShanti: YouTube, istruzioni per l’uso

03.11.17 - 06:01
Shanti Winiger, seguitissima youtuber ticinese, dispensa consigli e suggerimenti a coloro che desiderano avvicinarsi a quella che oggi sembrerebbe una professione a tutto tondo
Shanti: YouTube, istruzioni per l’uso
Shanti Winiger, seguitissima youtuber ticinese, dispensa consigli e suggerimenti a coloro che desiderano avvicinarsi a quella che oggi sembrerebbe una professione a tutto tondo

LOCARNO - Con Shanti Lives - il suo canale YouTube attivo dal 2013 - registra giornalmente migliaia e migliaia di visualizzazioni. Scopriamo come funziona...

Shanti, come si diventa youtuber?

«Secondo me il salto da «faccio YouTube come hobby» a «sono uno youtuber» arriva quando incominci a prendere tutto quanto abbastanza seriamente da pensarci giorno e notte, pianificando i video in anticipo e angosciandoti quando salti un giorno di pubblicazione. Insomma, bisogna entrare nell'ottica che fare il creator è una vera e propria professione. Una professione che richiede molto impegno, per cui bisogna studiare, aggiornarsi costantemente e avere una programmazione».

Da chi hai preso spunto?

«Nel corso degli anni ho avuto diverse fonti di ispirazione, ma attualmente le mie youtuber preferite sono Simply Kenna, Anastasjia Louise e Jordan Clark».

All’inizio qualcuno ti ha dato una mano?

«L'unico aiuto che ho ricevuto all'inizio è stato quello di mio fratello: mi filmava quando ne avevo bisogno e tutte le mie fotografie erano fatte da lui. Quanto l'ho sfruttato, poverino! E non gli ho ancora offerto la pizza che gli avevo promesso...».

Su quanto si aggira la spesa iniziale per le apparecchiature?

«Tutto dipende da quanto uno vuole investire. Si può benissimo incominciare a fare le riprese video con il cellulare e montarle con iMovie. Certo, se uno inizia sapendo già che vuole fare sul serio - come avevo fatto io - prendere una buona attrezzatura può dargli una mano, considerata l'alta qualità che oggi hanno i video».

Quali, secondo te, le virtù che deve avere uno youtuber?

«È banale, ma credo che a vincere sia l'originalità. Può servire del tempo per capire bene quali contenuti si vogliono proporre; limitarsi a seguire i trend del momento sul lungo periodo non aiuta a farsi largo nel mucchio».

Come non ci si deve mai mostrarsi davanti alla videocamera?

«Di limiti ce ne sono pochi, esclusi quelli personali. È importante tenere sempre presente che le nostre parole hanno un impatto su chi ci ascolta, quindi facciamo sì che queste parole siano sempre pensate, oneste, fondate e incoraggianti! Altra nota apparentemente banale, ma importante, è essere onesti e non costruiti: la community che ti segue è molto attenta e reattiva e, nel momento in cui proponi contenuti in cui non credi, se ne accorge subito!».

In quanto tempo viene realizzato un video, calcolando anche la preparazione?

«Dipende molto dal tipo di video e dallo stile del creator. Io non faccio montaggi particolari, quindi un video semplice e spontaneo può impegnarmi per 3-4 ore. Nel caso me ne servisse uno più complesso, per il quale devo fare ricerche in anticipo o lavorare di più sull'editing, possiamo arrivare anche a 10».

Nonostante il grande successo di Shanti Lives, immagino ci siano state anche difficoltà… 

«Le difficoltà ci sono state e ci sono tuttora: non è possibile fare un lavoro che è al contempo creativo e molto esposto all'occhio del pubblico senza trovare degli ostacoli. Una delle mie più grandi difficoltà è riuscire a trovare idee che soddisfino sia me che il pubblico, o avere la paura di osare con nuovi argomenti. In generale, per l'aspettativa che le persone hanno nei miei confronti ho ancora parecchia ansia!».

Possiamo monetizzare i video? Vuoi dare qualche cifra, in termini generali? Insomma, YouTube quanto paga?

«I video possono essere monetizzati a partire dalle 10mila visualizzazioni totali sul proprio canale. È difficile parlare di cifre, perché il guadagno dalle pubblicità cambia sulla base di molti fattori. Quello che posso aggiungere in merito all’Italia – dal momento che io faccio parte di un network italiano - è che le cifre sono in generale esponenzialmente inferiori rispetto ai guadagni americani, di cui ultimamente si sente spesso parlare».

Sai se c’è qualcuno che riesce a sbarcare il lunario “soltanto” con i video pubblicati su YouTube?

«YouTube è una palestra dove poter sviluppare i propri contenuti e la propria creatività. Se interpretato come un lavoro e se portato avanti con impegno può portare a dei risultati molto soddisfacenti, sia in termini di visibilità, sia, soprattutto, di capacità proprie: esistono, ad esempio, casi di creator che hanno anche maturato esperienze in radio, in tv o in ambito letterario».

Da quanto mi sembra di capire, YouTube sarà una delle professioni del futuro...

«È già una delle professioni del presente! Per me, al momento, è così, anche se mi occupo anche di altre cose. Siamo creatori di contenuti a tutti gli effetti: troviamo idee, le rendiamo reali e sappiamo portarle a un pubblico che non si è affezionato a noi per caso. Checché se ne dica, non è qualcosa che chiunque sarebbe in grado di fare. E poi ci pago la spesa… Se non è un lavoro questo…».

 

 


 

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