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CANTONE«Lavorare dietro la consolle è una cosa seria»

26.10.17 - 06:01
Stefano Guidi, 38enne luganese, in arte Dj Jay-K, racconta la sua vita dietro la consolle. Professionista a tutto tondo, da 5 anni è il dj ufficiale di Guè Pequeno
FOTO TIO.CH/DAVIDE GIORDANO
Stefano Guidi (38 anni) alias Dj Jay-K.
Stefano Guidi (38 anni) alias Dj Jay-K.
«Lavorare dietro la consolle è una cosa seria»
Stefano Guidi, 38enne luganese, in arte Dj Jay-K, racconta la sua vita dietro la consolle. Professionista a tutto tondo, da 5 anni è il dj ufficiale di Guè Pequeno

LUGANO - Non ha mai abbassato la guardia Stefano: il desiderio di realizzare il suo sogno - quello di guadagnarsi il pane portando la gente in pista - era troppo grande. Per anni ha “passato in rassegna” tutti i club e le discoteche della Svizzera italiana, poi “si è catapultato” oltre i confini, cantonali e nazionali. Intanto, premi e riconoscimenti - come lo Swissnightlife Award 2014 - gli piovevano addosso…

«Ho iniziato a 12 anni vedendo mio fratello missare i primi dischi», spiega nella lunga video-intervista rilasciata a tio.ch. «All’epoca, all’inizio degli anni Novanta, mi dilettavo con la musica house, prendendo spunto da ciò che faceva lui - prosegue - Oggi, mi focalizzo sulla musica black a trecentosessanta gradi: hip hop, dance-soul, r&b».

Al contrario di quanto in tanti si ostinano a pensare, «fare il dj non è andare nei club a mettere dischi, per poi tornare a casa a far niente», sottolinea Stefano. «C’è chi lo fa, ma non è il mio caso: da quando avevo 17 anni posso dire di avere lavorato quasi tutti i giorni. Se riuscivo a farmi una vacanzina, la facevo ogni 3-4 anni». «La mia giornata tipo? Mi alzo, preparo mio figlio per andare a scuola, torno a casa e inizio a lavorare, allenandomi oppure mettendo a punto mixtape: sei-sette ore al giorno sono dedicate alla musica… Poi, arriva il week-end con le serate».

Una professione, quella del dj, che secondo Stefano non ha un vero e proprio limite di età: «Certo, devi uscire di scena da vincente e finché guadagni bene, devi continuare a farlo… Ci sono dj di 45 anni che incassano 200mila dollari a serata... Quindi, perché smettere?».

Programmi per l’immediato futuro? «Tornerò in tour con Guè: finché lui farà dischi continueremo a calcare il palco insieme… Ci troviamo bene e non c’è motivo di chiudere la collaborazione. Oltre a questo e a una serie di video su cui sto lavorando, potrei anche partecipare ancora a qualche gara dietro la consolle… Vedremo...».

 

 

 

 

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