«È sceneggiatura televisiva ma è l'unica cosa a cui potevano appigliarsi di fronte alla paura che hanno» ha dichiarato il musicista
ROMA - Morgan non ci sta e replica a Maria De Filippi in merito alla sua esclusione dal team di "Amici".
«Voglio dire che sono stato offeso e trattato male, tutto qui. Che la lite coi ragazzi è sceneggiatura televisiva ma è l'unica cosa a cui potevano appigliarsi di fronte alla paura che hanno. La loro paura è fondamentalmente basata sull'enorme divergenza di stile: io credo nella qualità, nella cultura e nella comunicazione sana e intelligente, nell'arte e nel servizio pubblico, nell'istruzione. Loro nella televisione spicciola, nel mercato, nel denaro, nel mantenere bue il popolo e ben salde le poltrone. Hanno paura. Tutto qua».
Il cantante rimanda al mittente le frasi pronunciate ieri dalla conduttrice, e sostiene che sia stata lei a inventare la lite. «Io ho offerto loro molte proposte molto impegno e molta passione e molta professionalità loro mi hanno linciato. Un ambiente dove avviene un linciaggio è normale? No, ovviamente. Il vero mio errore è stato credere che potessero essere genuinamente in grado di un risveglio, ma così non è stato e la mia ingenuità se la sono sbranata come han potuto. Vi ricordo che nonostante i loro disperati tentativi di massacrarmi, anche da fuori, nella gara rimango in vantaggio!!! Forza bianchi! Gli ho dato talmente tante assegnazioni e materiale che come canzoni possono vivere di rendita per qualche mese».
«Pensavo che i ragazzi arrivassero a credere nel loro coach, a riconoscergli le capacità di guida, ma questo non è successo. Anzi purtroppo è successo l’esatto contrario. Lo considero un mio fallimento» aveva dichiarato ieri Maria De Filippi. Secondo Morgan sono tutte falsità: «Ribadisco che non è vero delle divergenze coi ragazzi, è roba costruita, i ragazzi devono eseguire tutti i loro ordini peggio che militari. Io che so perché ci siamo guardati negli occhi e sussurrati "sono con te" non vedo l'ora di riabbracciarli quando saranno fuori dall'incubo. Fossi nei loro panni me la farei addosso letteralmente».