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Simona Molinari: «Il Festival di Sanremo? Non lo rinnego mai»

CANTONESimona Molinari: «Il Festival di Sanremo? Non lo rinnego mai»

10.06.16 - 06:00
Dal 23 giugno al 2 luglio si terrà la 32esima edizione di JazzAscona. Tra i grandi nomi che vedremo sul palco, anche la cantautrice napoletana Simona Molinari
Simona Molinari
Simona Molinari: «Il Festival di Sanremo? Non lo rinnego mai»
Dal 23 giugno al 2 luglio si terrà la 32esima edizione di JazzAscona. Tra i grandi nomi che vedremo sul palco, anche la cantautrice napoletana Simona Molinari

ASCONA - Simona si esibirà giovedì 30 giugno (compra i biglietti) e presenterà al pubblico della Svizzera italiana il suo ultimo album, “Casa mia” (Warner Music), dato alle stampe lo scorso mese di dicembre. Un disco che raccoglie dieci standard, in cui la giovane cantautrice, a tutti gli effetti, torna a casa, torna alle sue origini, torna al jazz…

Simona, raccontami "Casa mia"...

«È una colonna sonora della mia vita. E sottolineo una, poiché, per definirlo “la colonna sonora” avrei dovuto aggregare alla tracklist parecchi altri brani... La selezione, in ogni caso, non è stata affatto semplice: diciamo che ognuna delle dieci composizioni (tra le quali figurano “Smoke Gets In Your Eyes” e “It's the Most Wonderful Time Of The Year”, ndr) mi riconduce a un momento particolare…».

Vuoi citare un paio di brani, diciamo così, che sono rimasti fuori?

«Due intramontabili, ma forse non sono ancora pronta per darne una mia versione: “Over The Rainbow” e “Moon River”».

Un ritorno alle origini: una necessità, per te, in questo momento della tua vita?

«Direi di sì, anche perché dopo avere lasciato Napoli, mi sono trasferita a L’Aquila, poi a Roma, e ora vivo a Milano. Non ti nascondo che la mia città talvolta un po’ mi manca...».

Chi ti ha portato su questa strada, sul jazz, sullo swing? I tuoi genitori?

«No, in realtà l’ho trovata io… Da piccola - avevo più o meno dieci anni - mi capitò di sentire Ella Fitzgerald cantare: da quegli istanti incominciai ad appassionarmi a lei e a questa musica…».

Ella immagino sia quindi il tuo punto di riferimento assoluto…

«Direi di sì...».

Chi metteresti ancora nell’olimpo?

«Édith Piaf, per la sua teatralità...».

Nel corso della tua carriera hai avuto modo di collaborare con numerosi illustri colleghi, tra cui Al Jarreau. Che tipo è?

«È un uomo, un cantante, con una carica carismatica incredibile...».

Il Festival di Sanremo qualche anno fa ti ha fatto conoscere al grande pubblico. Pensi di tornare un giorno a esibirti sul palco dell’Ariston?

«Perché no? Non lo rinnego mai…».

So che sei una grande appassionata di vinile: vuoi dare qualche numero? Quanti dischi hai nella tua collezione?

«Direi almeno settemila. È una collezione veramente importante, costruita nel tempo, che spazia, prevalentemente, tra jazz e soul...».

Quali i tuoi prossimi progetti? C’è un nuovo album in cantiere?

«Sto scrivendo… La strada che prenderà il prossimo lavoro sarà un po’ diversa rispetto a ciò che ho fatto finora…».

Quando prevedi l’uscita?

«Credo l’anno prossimo...».

 

 

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