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CAMPIONE D'ITALIASerena Autieri conquista il pubblico di Campione

03.04.16 - 16:15
«Mi piacerebbe far parte della nuova tradizione della commedia musicale italiana»
Foto Carlo Pozzoni
Serena Autieri conquista il pubblico di Campione
«Mi piacerebbe far parte della nuova tradizione della commedia musicale italiana»

CAMPIONE D'ITALIA - Prova da mattatrice o meglio da sciantosa per Serena Autieri che sabato sera sul palcoscenico del Salone delle Feste, al nono piano del Casinò di Campione d’Italia ha cantato, ballato e recitato, facendo sorridere e commuovere il pubblico che è venuto un po’ da tutta Italia per assistere al suo ultimo spettacolo, dedicato alla figura della chanteuse partenopea Elvira Donnarumma.

Come è nata l’idea di questo one whoman show?

Questo spettacolo è nato tre anni fa, lo ricordo perché ha l’eta della mia bimba, ed è stato scritto magistralmente da Vincenzo Incenzo, da parte di entrambi c’era la volontà di riappropriarsi delle proprie radici. Qui c’è la Napoli che ho respirato e conosciuto, poi volevo prendermi la responsabilità e il coraggio di stare da sola in scena. Insieme a me ci sono cinque musicisti meravigliosi capitanati dal maestro Enzo Campagnoli e un ballerino bravissimo, Alessandro Urso, ma in qualche modo sono la mattatrice, la primadonna. Una bella sfida che mi volevo prendere dopo essere stata in grandi compagnie di musical e prosa, sentivo che era arrivato il momento.

Uno spettacolo che è anche un grande omaggio a Napoli, quanta emozione ci hai messo?

Grazie alla regia di Gino Landi, all’inizio con grande fatica e grande paura sono riuscita a rimettere i panni di quella Napoli che mi appartiene da sempre. Sono nata e ho vissuto in questa meravigliosa città per vent’anni. Sono felice, c’è tantissimo cuore, tantissima emozione e soprattutto ci sono musiche meravigliose.

Chi era il tuo alter ego, Elvira Donnarumma?

Entrare nella vita di questa donna è stata una sfida meravigliosa, perché era una sciantosa atipica: di piccola statura, cicciottella, riccia e nera. Quasi l’opposto delle sciantose che erano belle, avvenenti e puntavano soprattutto sul fisico. Elvira Donnarumma puntava sulla sua grande verve e sulla sua vocalità, faceva tutto con grande emozione. Poi lei sapeva affrontare tutti, dagli scugnizzi agli intellettuali, compresa Eleonora Duse. E’ stata una donna molto speciale che è morta molto presto e ha vissuto una grande storia d’amore con il suo maestro di canto, Alberto. Lo spettacolo ripercorre tutta la sua vita. Dagli inizi descritti con grande brio ed energia alla fine, quando si arriva a raccontare la storia di questo rapporto struggente e la fine dei suoi giorni. Quindi ci sono passione, sorriso e grande malinconia, proprio come siamo noi napoletani.

Questo spettacolo lo porterai in giro per l’Italia?

Questo è uno spettacolo che nasceva tre anni fa per debuttare al Festival di Spoleto dei Due Mondi, poi ha iniziato a camminare da solo perché continuavano a chiedercelo. Abbiamo recentemente fatto una tournee di un mese e mezzo in Campania e Puglia, adesso vogliamo presentarlo nel Nord Italia e poi andare all’estero.

Il musical è la tua grande passione?

E’ un genere che mi piace, ma deve essere fatto bene. I musical che amo non sono semplici traduzioni, catturare l’anima di un’opera o di un periodo è molto più complesso. Ricordo che in “Vacanze Romane”, un musical di cui sono stata protagonista dodici anni fa e che recentemente abbiamo riportato in scena, la volontà di Garinei e Trovaioli è stata quella di far rivivere la Roma degli anni ’50, per questo non si sono limitati a riadattare la sceneggiatura del film, ma hanno riscritto e riarrangiato le canzoni. Questo è il modo di fare musical che amo, mi piacerebbe far parte della nuova tradizione della commedia musicale italiana.

Un merito che ti è sempre stato riconosciuto dalla critica è la completezza, hai trovato lo spettacolo giusto?

Grazie per questo complimento enorme, lavoro e studio tutti i giorni per potermi meritare questo riconoscimento. In questo spettacolo ho trovato la possibilità di potermi esibire e fare quello che mi piace. Il teatro è il momento in cui mi posso esprimere facendo tutto quello che amo. Insieme a Vincenzo Incenzo stiamo lavorando a un nuovo spettacolo su Lady Diana, sulla vita della principessa e della donna, due anime messe a confronto con un testo e un monologo molto toccante. Mi piace entrare e uscire dai generi, fare cinema, poi commedia, è lo studio e il divertimento dell’attore non fare sempre e solo quella cosa. Fino ad adesso me ne stanno dando la possibilità e io sono felice e ringrazio tutti.

Alla fine dello spettacolo, preceduto da una cena a tema cucinata dallo chef Lorenzo Staltari con una rivisitazione di specialità della cucina partenopea, per Serena Autieri sono stati applausi a scena aperta e la promessa di ritornare ancora a esibirsi nel Casinò dell’ex clave. Una primavera di grandi eventi che proseguirà sabato 28 maggio con l’esibizione di una delle icone della musica italiana, l’intramontabile Patty Pravo.

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