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LOCARNO"Sognare ti aiuta ad andare avanti"

17.08.15 - 06:14
Maria Grazia Cucinotta è stata protagonista in Piazza Grande con il film Asino Vola
"Sognare ti aiuta ad andare avanti"
Maria Grazia Cucinotta è stata protagonista in Piazza Grande con il film Asino Vola

LOCARNO - Proiettato ieri sera in Piazza Grande, Asino Vola ha portato sul tappeto rosso la magia dei sogni e Maria Grazia Cucinotta. L'abbiamo incontrata.

Non mettetele in mano uno strumento perché, come lei stessa confessa divertita, è "completamente negata per la musica" ma in quanto a immaginazione la Maria Grazia Cucinotta bambina non aveva nulla da invidiare a Maurizio, il bimbetto di Asino Vola, proiettato domenica sera in Piazza Grande.

"Da piccola anch'io avevo i miei mondi immaginari: gli amici sul lampadario di cristallo, le ombre che diventavano i miei compagni segreti. Sono una che è cresciuta sognando. Fa parte secondo me dell'essere del Sud, perché è una realtà talmente dura certe volte che se non sogni non hai speranza. Lì dove la realtà uccide anche il sogno, il tuo mondo immaginario ti protegge dal pessimismo. Sognare ti aiuta ad andare avanti, sognare è l'unica cosa. Sono molto preoccupata perché oggi i ragazzi non sognano più".

Credi che siano molto diversi da Maurizio, che non abbiano più quella capacità immaginativa?

Anche oggi i bambini entrano a far parte di un mondo immaginario. Il problema è che siamo tutti immersi in una sorta di autismo mediatico. Per i bambini può diventare molto pericoloso perché è un mondo dal quale alla fine non riesci a uscire perché te lo costruisci addosso, non ti delude e non ti giudica. Una volta c'era un giornale che poteva parlare male di te, adesso è un'intera rete ed è uno stress psicologico altissimo. Internet è come il purgatorio di Dante: tu puoi andare all'inferno o in paradiso in due secondi, scegli tu.

Sei sicura che davvero si possa decidere?

Puoi sempre scegliere. Secondo me bisognerebbe mettere delle regole. Purtroppo a differenza di altri paesi, qui non ci sono limiti. È bene dare l'opportunità a tutti di esprimersi, ma non di insultare. Esprimersi è una cosa, insultare è altro. È un far male a un'altra persona. C'è tanta di quella rabbia dentro che ogni cosa diventa un modo per far esplodere le frustrazioni degli altri. È qualcosa di molto vile. Lo chiamo lo sfogo dei vigliacchi.

In Asino Vola dai voce alla gallina 'N Giulina, come ti hanno fatto la proposta?

Suona strano: puoi doppiare una gallina? È stato il produttore a chiamarmi, mi ha chiesto se volevo fare questo cammeo. Alla fine ho detto: perché no? Mi diverto. E poi mi è molto piaciuto perché è stato subito molto aperto e disponibile a devolvere parte del ricavato a un'associazione con la quale io collaboro da anni.

Com'è stato calarsi nelle sue penne?

Mi sono divertita come una pazza. Non doppi un cartone animato, devi seguire i movimenti. L'adattamento lo devi fare lì per lì l'adattamento, devi scegliere le parole giuste che si adattino al movimento del becco della gallina.

Cosa colpisce di Asino Vola?

È un film semplice, semplice come una favola per bambini che racconta un sogno e lo fa in un modo talmente vero, che quasi ti pizzica. È talmente crudo, anche il modo come è stato girato, alla fine ci sono tante verità e ti innamori di questo; di questa verità che non è patinata, non è stata costruita, non è finta, è vera.

Prima mondiale, Piazza Grande, quale l'emozione?

Paura: prima volta a Locarno, prima volta che vedo questa piazza, quell'immenso schermo, tutte quelle sedie, cavoli sembrava quasi di essere allo stadio. È una cosa importante quella che sono riusciti a fare, hanno riportato il cinema a come era una volta, a quando si metteva giù un lenzuolo e il cinema entrava nelle case delle persone.

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