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Anche Maxi B al City Beats e ora vuota il sacco: "Fabri Fibra mi ha deluso, pensa solo ai soldi"

CANTONEAnche Maxi B al City Beats e ora vuota il sacco: "Fabri Fibra mi ha deluso, pensa solo ai soldi"

23.06.15 - 21:37
All’inizio di giugno il rapper ha dato alle stampe il suo terzo album, “Maledetto”, che presenterà a Lugano il 24 luglio, nell’ambito di City Beats, in apertura ai Negrita
Foto Andrea "Ravo" Mattoni
Anche Maxi B al City Beats e ora vuota il sacco: "Fabri Fibra mi ha deluso, pensa solo ai soldi"
All’inizio di giugno il rapper ha dato alle stampe il suo terzo album, “Maledetto”, che presenterà a Lugano il 24 luglio, nell’ambito di City Beats, in apertura ai Negrita

LUGANO - All’inizio di giugno Maxi B ha dato alle stampe il suo terzo album, “Maledetto”, che presenterà a Lugano il 24 luglio, nell’ambito di City Beats, in apertura ai Negrita. Dalle diciassette tracce del disco – di ottima fattura, peraltro - trasuda rabbia, collera. Vediamo perché…

Maxi, hai definito “Maledetto” un disco “insanguinato”… Vuoi approfondire?

L'ho definito così perché è un disco che ho scritto guardandomi allo specchio. Nel vero senso della parola. È un disco scritto per essere ascoltato a fondo. Non si brucia dopo due ascolti. Non ha tormentoni o facili melodie. In questo lavoro c'è amarezza, voglia di rivalsa e orgoglio. Sono un artista ticinese che ha firmato per una grossa etichetta (Universal), un vanto per molti, ma appena ho visto com'è gestito il business musicale, non ci ho pensato due volte a tornare indipendente e fiero di esserlo. La musica, prima di tutto, è arte, non mosse commerciali.

Con “L’ottavo giorno della settimana” (2012), il tuo penultimo album, eri approdato nella scuderia di Fabri Fibra, la Tempi Duri, che risponde alle direttive dell’appena citata Universal… Cos’è accaduto esattamente dopo la pubblicazione?

Il disco era partito alla grande, al primo posto in Italia e molto bene anche in Svizzera. Ma successivamente Fabri ha accantonato il mio lavoro per dare spazio ai suoi progetti. Quando chiedevo spiegazioni non ottenevo risposte, e le poche che ricevevo erano sempre evasive. Ho fatto grandi esperienze grazie quel disco, sia in radio, sia in tv come dal vivo: un esempio può essere quello di avere rappresentato la Svizzera all'Hip Hop Kemp in Repubblica Ceca (il più grande festival in Europa, ndr). Ma la gestione musicale di certi personaggi è troppo legata al consumo immediato e non a progetti che durano nel tempo. Così mi sono staccato per iniziare l'avventura che poi si è trasformata in “Maledetto”.

Quale la peggior cosa che ti è stata detta?

La cosa peggiore me l'ha detta Fabri quando ci siamo visti per sciogliere il contratto con Universal e Tempi Duri. Mi disse: "Per me sei uno dei rapper più forti in circolazione, ma io voglio una scuderia fatta di "Moreno", meno bravi ma che grazie ai talent mi fanno guadagnare di più”. Da un burocrate certe affermazioni me le aspetto, da un artista no. Contento di essermi staccato.

Nel corso del processo di lavorazione de “L’ottavo giorno” hai subito delle pressioni sull’impostazione dei brani?

Non eccessive. Ho dovuto scrivere nuove canzoni e scartarne altre, ma pressioni vere e proprie no. Le pressioni sono arrivate dopo, quando il disco era uscito. Cose tipo: "Con quello non puoi collaborare, con quell'altro meglio non farsi vedere...". Cose così…

Fabri Fibra non si è mai scusato?

In pubblico mai, e mai lo farà. Ma quando andai a Milano per chiudere i rapporti ammise di aver lavorato male. Il disco è andato bene anche senza di lui, ma immagina con il suo giusto apporto mediatico...

Hai dedicato “Maledetto” a chi non abbassa mai la testa… Eppure, sicuramente più di una volta nella vita, è capitato a tutti… Immagino anche a te…

Certo che mi è capitato, e ne ho sofferto. Ecco perché ho scritto un disco di rivalsa… Per ricordarmi che la dignità è al primo posto, anche nell'arte. Svendersi per un successo che dura un anno non mi interessa. Io scrivo per comunicare le mie emozioni, sperando che le persone ci si rivedano. Scrivo perché è una necessità, non per moda.

Mi sbaglio se ti dico che “Maledetto” è un disco per quegli “eroi invisibili”?

Non sbagli affatto. "Maledetto" va ascoltato, ci si deve prendere il tempo per capire le mille sfumature. Parla agli ultimi della fila e a quelli che in fila non ci vogliono stare. È dedicato a chi sta con i piedi ben piantati per terra ma tiene lo sguardo rivolto alle stelle. A chi, quando sbaglia, sa chiedere scusa e non si nasconde dietro a inutili scuse. Non è un disco per chi parla a vanvera e blatera, ma resta sempre un passo indietro. Perché le medaglie più importanti non le metti sulla giacca ma sull'anima.

Veniamo alla musica: l’album è un ritorno alle radici… Quali, quindi, le maggiori influenze confluite al suo interno?

"Maledetto" è un disco che suona molto attuale, ma la sua identità e la sua attitudine sono molto legate ai valori che hanno dato vita alla cultura Hip Hop: l'essere veri e originali e non rinunciare mai ai propri sogni. È un disco che attinge a piene mani dall'importanza della scrittura e del ritmo. Per quanto mi riguarda sono stato molto influenzato dai libri di Cormac McCarthy e dai testi di Giorgio Gaber e Francesco De Gregori.

Il disco conta la partecipazione di amici e colleghi, quelli veri… Cosa vuoi dirmi al riguardo?

Le partecipazioni sono poche ma ben selezionate. Ghemon è un artista che ora ha anche una grossa esposizione e questo mi fa piacere perché se lo merita. Lui è nel nuovo singolo, “Da solo”, che ha iniziato a girare nelle radio questa settimana. Daniele Vit è uno dei cantanti più dotati del panorama italiano… Con lui sono già alla settima collaborazione, non poteva mancare in "Maledetto". Michel, Dj C.I e Jacques Moretti sono la mia famiglia musicale, grandi artisti e amici veri. Amir Issaa, nonostante il David di Donatello per la migliore canzone originale in “Scialla!” (Italia, 2011), è rimasto un artista umile. In "Senza di me" ci sta benissimo. Kay è una giovane artista ticinese a cui ho voluto dare spazio. Mi piace scoprire nuovi talenti, sono sicuro che in Ticino ne sentirete parlare presto.

So che oltre alla versione “liquida”, l’album è stato dato alle stampe anche in cd… In quali negozi della Svizzera italiana possiamo trovarlo?

L’album in mp3 lo si può trovare su iTunes a prezzo speciale, mentre il cd è in vendita al MediaMarkt, in tutti i punti City Shop, allo StreetDreams di Lugano, al Soldini Music di Locarno, al Big Up e al Pinguis di Bellinzona. Presto sarà anche nelle filiali Migros. Per poter acquistare la versione deluxe (cd + t-shirt), invece, basta inviare una mail a managementmaxib@gmail.com .

Pensi di pubblicare anche il vinile?

Sì, è un sogno che vorrei realizzare con questo disco. Spero presto.

Quando la presentazione in dimensione live?

Per la Svizzera italiana è in programma il 24 luglio in Piazza Riforma a Lugano in occasione di City Beats, in apertura ai Negrita. Da settembre, invece, partirà il "Maledetto Tour" con la band. Una dimensione suonata che mi ha sempre appassionato.

Compra i biglietti per il City Beats il 23-24-25 luglio

FEDEZ + NEGRITA: I biglietti di questo evento sono in prevendita a 39.-, alla cassa serale saranno in vendita a 45.-

DJ ANTOINE: I biglietti di questo evento sono in prevendita a 39.-, alla cassa serale saranno in vendita a 50.-

 

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