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CANTONE"Lo stile hippy è il più democratico, cercate nei bauli"

27.11.14 - 06:08
L'esperta ci consiglia come vestirci per essere davvero in e colpire alla serata Flower Power del Vanilla
Foto Fotolia
"Lo stile hippy è il più democratico, cercate nei bauli"
L'esperta ci consiglia come vestirci per essere davvero in e colpire alla serata Flower Power del Vanilla

LUGANO - Lo stile hippy ha coinvolto, ispirato e affascinato negli ultimi decenni. Angela Mollisi, giornalista di moda per TicinoManagement, ci spiega i segreti per scoprire, ma anche per rivisitare, indumenti e accessori fra pantaloni a zampa d’elefante e camicioni fiorati.

Angela Mollisi, quale indumento caratterizza di più lo stile dei figli dei fiori?
“Non è semplice rispondere a questa domanda, forse perché in fondo è uno dei più eterogenei e complessi per antonomasia. L’estrema libertà nello stile di vita e, di conseguenza, anche nel look dei figli dei fiori, ha portato alla ribalta diversi capi ‘cult’, che ancora oggi ritornano ciclicamente nelle collezioni delle grandi Maison così come in quelle delle catene di pronto-moda: uno stile estremamente democratico, insomma! Probabilmente, però, sono i pantaloni scampanati - a ‘zampa di elefante’, per intenderci - a evocare i mitici anni della rivoluzione ‘Flower Power’: sono i cosiddetti ‘hipster’, che si appoggiano sui fianchi lasciando scoperto l’ombelico e che si allargano, all’orlo, a forma ‘scampanata’. Una delle grandi passioni di quegli anni e che ha contagiato in parti uguali sia gli uomini, sia le donne”.

Quanto quindi questo stile ha condizionato le ultime collezioni?
“Come accennavo, si tratta di uno stile che ritorna ciclicamente. Quest’inverno, solo per fare un paio di esempi, fanno il loro grande ritorno il giaccone in montone con profili di shearling - da Prada e Burberry e Polo Ralph Lauren, per esempio - e le pellicce, rivisitate in chiave contemporanea, estrosa e colorata - come quelle di Marni, Chloé, Emilio Pucci…-. Sulle passerelle della prossima primavera-estate, numerosi i richiami allo stile dei ‘figli dei fiori’: fra abiti lunghi e impalpabili, stampe floreali, frange e dettagli boho-chic c’è solo l’imbarazzo della scelta!”.

Che consigli puoi dare a chi vuole prepararsi al meglio per la serata Flower Power del 20 dicembre al Vanilla?
“Non serve spendere una fortuna per creare uno stile impeccabile dal sapore hippy. Senza dubbio vale la pena sbirciare nei bauli di mamme, zie, nonne… L’outfit perfetto potrebbe essere già a portata di mano! Ma se così non fosse, si può correre ai ripari con l’aiuto del tie dye fatto in casa per creare t-shirt e abiti con le classiche fantasie psichedeliche anni ’70, da abbinare a un jeans a zampa a vita bassa e a un gilet in denim o crochet. Il tocco in più lo danno gli accessori: via libera a dettagli dal sapore etnico, borse in pelle dai colori naturali, accessori floreali e fascette per capelli. E se i capelli sono lunghi, siete già a metà dell’opera!”.

Se non si trova nulla in soffitta, dove si può trovare qualche spunto?
“Oltre ai classici negozi vintage… In questo periodo, le città sono animate da numerosi mercatini: qui, molto spesso e senza spendere una fortuna, si possono trovare dei veri e propri autentici tesori”.

Ma perché piace così tanto questo stile?
“Lo stile hippy è ricco di contaminazioni e si basa sulla totale libertà di espressione e di movimenti dell’individuo. Ecco perché le forme sono morbide, libere, i tessuti impalpabili e leggeri come cotone, chiffon, seta ma anche lana e tricot. Inoltre, un’attenzione particolare nei confronti della natura ha portato gli esponenti di questo movimento a prediligere materiali di origine naturale come paglia, canapa e legno anche nell’ambito del fashion. Numerose inoltre le influenze dalla tradizione orientale, sulla scia della nascita della nuova cultura new age e dei frequenti viaggi che intraprendevano i cosiddetti ‘figli dei fiori’. Da qui derivano il largo uso di stampe e tessuti provenienti da paesi come India, Nepal e Thailandia”.

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Cosa non può mancare nel guardaroba Hippy Chic 2.0

I colori sono tutti concessi, anzi più se ne sovrappongono e meglio è. I più ‘prudenti’ possono puntare sulle tinte neutre e le sfumature della terra, magari con qualche tocco pastello. Bandito il nero! Preziosi alleati anche gli accessori in stile etnico, come le stole, le sciarpe, le borse con fantasie indiane/orientali che spopolano nei mercatini di Natale e che comportano una spesa ridotta.

    • Una pelliccia (meglio se sintetica!)
    • Gonne e abiti lunghi, rigorosamente fino alla caviglia e oltre
    • Pantaloni a zampa in denim, colorati o in pelle
    • Magliette, abiti o accessori ‘tie dye’. Si possono facilmente creare a casa propria, seguendo alcuni piccoli accorgimenti come illustrato qui http://www.lavorincasa.it/tie-and-dye/
    • Un poncho, meglio se di lana e con le frange
    • Il classico eskimo, (in commercio se ne trovano di bellissimi, rivisitati in chiave moderna e senza spendere una fortuna)
    • Gilet: in crochet, eco-pelliccia o denim, da indossare con i jeans o sopra un abito a fantasia floreale.
    • Occhiali da sole con la montatura grande e/o dalla forma arrotondata. Le lenti colorate o fumé danno un tocco in più. Si può osare anche con montature dalle forme insolite, come quelle a forma di cuore per esempio.
    • Stampe floreali all over, dall’abbigliamento agli accessori
    • Stampe caleidoscopiche, colorate, anche da mixare e da portare sovrapposte
    • Stivaletti alla caviglia con il tacco basso e nei colori naturali
    • Collane e ciondoli di materiali naturali, come legno, piume, semi di fiori e piante
    • Coroncine o cerchietti di fiori, se ne trovano facilmente in commercio, per esempio da Claire’s o H&M
    • Camicette, abiti e accessori crochet (fatti all’uncinetto), nelle tonalità più chiare.

 

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