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"L'inferno dei single", il reality coreano per trovare l'amore

COREA DEL SUD"L'inferno dei single", il reality coreano per trovare l'amore

21.01.22 - 09:30
È più che altro un viaggio antropologico (e divertente) per capire come viene inteso l'amore in Corea del Sud
Netflix
"L'inferno dei single", il reality coreano per trovare l'amore
È più che altro un viaggio antropologico (e divertente) per capire come viene inteso l'amore in Corea del Sud

SEUL - Ormai è una garanzia: quando si parla di prodotti coreani (che sia musica o serie tv), il successo è assicurato. E il discorso vale anche per l'ultimo reality lanciato da Netflix, "L'inferno dei single" che in Svizzera ha avuto un discreto successo (ora sono disponibili tutte le otto puntate). 

Se vi aspettate l'ennesimo reality fatto di vestiti sexy e battutine spinte (stile "Too Hot to Handle" o anche "L'amore è cieco") vi sbagliate di grosso. Il programma risulta interessante soprattutto dal punto di vista antropologico e sociale, in quanto ha poco a che fare con l'amore inteso nel senso occidentale. 

Il gioco è semplice: i single giungono su un'isola coreana deserta, chiamata Inferno, dove vengono create delle occasioni per conoscersi, tra giochi e preparazione dei pasti. In determinati momenti viene chiesto loro con chi hanno più feeling, e se la scelta corrisponde anche da parte dell'altro single, vincono una notte in un hotel di lusso su un'altra isola (chiamata Paradiso). C'è da dire che i partecipanti non sono proprio gli ultimi arrivati (non fanno l'operaio in fabbrica, per capirci), sono tutti giovani ragazzi che sono riusciti a ritagliarsi un loro spazio nel mondo del lavoro. E i partecipanti non possono svelare la propria età o il proprio mestiere finché non "vincono" un soggiorno a Paradiso, caratteristiche molto importanti per scegliere un partner. 

Ciò che affascina, come anticipato, sono i meccanismi di seduzione, che ad un pubblico occidentale possono risultare "particolari". Una delle domande più frequenti tra i concorrenti è il gruppo sanguigno del single che hanno di fronte. In Corea il gruppo sanguigno è un aspetto molto importante per la scelta del partner. Si crede che ogni gruppo sanguigno possa influenzare la personalità della persona (un po' come i segni zodiacali). 

Un altro aspetto che emerge fin dalle prime immagini è anche la scelta dei dettagli del partner perfetto. Alla domanda "cosa ti colpisce in un uomo" la risposta più gettonata è il naso, seguito dalla gentilezza. Soprattutto le donne non transigono dall'aspetto fisico, che deve avere chiari riferimenti (la pelle pallida è un altro must). 

Anche l'approccio tra uomo e donna è particolare, sembra uscito dai romanzi d'amore. La timidezza, e il rispetto, la fanno da padrone: quasi nessun contatto fisico, almeno all'inizio, lunghe passeggiate e giochi di sguardi. Certo, gelosie e qualche colpo basso non mancano, è pur sempre uno show, ma il corteggiamento è decisamente non occidentale. Eppure, o forse proprio per questo, si rimane incollati allo schermo sperando nel lieto fine. 

I personaggi sono piuttosto vari (anche se hanno tutti il fisico scolpito): c'è l'inguaribile romantico, quello più "sfigato" ma che alla fine si toglierà qualche sassolino dalla scarpa, quello che ha i peli sul petto (uno scandalo, per le donne single), la gatta morta, la sportiva, la simpatica, l'intellettuale, quella poco sveglia,... insomma, il mix è assicurato. 

L'unica pecca è che il reality non è ancora stato doppiato in italiano, e pertanto bisogna seguire con i sottotitoli. E se non si è proprio pratici dei nomi coreani, può risultare un po' caotico (alcuni personaggi hanno nomi molto simili).

Il tutto è condito da quattro commentatori (famosi in Corea del sud) che si divertono a dare le proprie opinioni sui personaggi. Un siparietto spesso divertente che aiuta ogni tanto a fare il punto della situazione.  

L'amore riuscirà a trionfare anche su un isola deserta? 

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