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"Stryx", una caccia alle streghe (che guarda al presente)

CANTONE"Stryx", una caccia alle streghe (che guarda al presente)

03.03.21 - 06:30
La neonata Kaylah Films chiede l'aiuto di tutti per finanziare una serie web in 6 episodi, ambientata alla fine del '500
KAYLAH FILMS
È in corso la campagna di raccolta fondi per "Stryx", ambientata all'epoca della caccia alle streghe.
È in corso la campagna di raccolta fondi per "Stryx", ambientata all'epoca della caccia alle streghe.
"Stryx", una caccia alle streghe (che guarda al presente)
La neonata Kaylah Films chiede l'aiuto di tutti per finanziare una serie web in 6 episodi, ambientata alla fine del '500

LOCARNO - Da alcuni giorni è attiva sulla piattaforma eroilocali.ch di Raiffeisen la raccolta fondi per la serie web "Stryx", progetto ideato da Camila Koller e Thania Micheli per la neonata Kaylah Films.

"Stryx" si articolerà in sei episodi e sarà ambientata nelle valli a sud della Svizzera, nel periodo in cui l'Inquisizione arrivò a 'purificare' i territori elvetici, alla fine del '500. «Puntiamo a collaborare con talenti locali sperimentando con un format moderno che agevoli la distribuzione a livello globale» spiegano Camila e Thania nella pagina dedicata al crowdfunding, che resterà attivo fino alla metà del mese di aprile. Le riprese sono previste tra giugno e ottobre.

Abbiamo voluto saperne qualcosa in più.

Come nasce l'idea di una serie sulla caccia alle streghe?
«Ci siamo conosciute a fine estate 2020 sul set di una grossa produzione ticinese e abbiamo subito scoperto di avere molte cose in comune, tra cui la voglia di recitare in film ambientati in epoche passate. Dal momento che ci troviamo in Ticino, luogo dove le location interessanti non mancano, volevamo sfruttare sia i posti sia la storia locale per creare qualcosa che non è mai stato realizzato. Eravamo a conoscenza di alcuni fatti storici avvenuti nelle nostre valli e abbiamo deciso di approfondire la ricerca: è un periodo poco raccontato ma molto intrigante della storia elvetica. Siamo entrambe diplomate come attrici in paesi anglosassoni (Inghilterra e Nuova Zelanda) e lì abbiamo potuto sperimentare dei modi diversi di produrre a livello indipendente, quindi siamo convinte che, anche con pochi mezzi, si possa creare un prodotto di qualità che susciti interesse a livello internazionale».

Il contesto è ricostruito sulla base di materiale storiografico o è una libera interpretazione, romanzata, dei fatti? 
«È parzialmente ricostruito a partire da materiale storiografico per quanto riguarda gli eventi principali e alcuni aneddoti interessanti, ma la storia dei protagonisti è totalmente romanzata».

Cosa c'è, nel racconto di quei tempi, che lo rende attuale oggi?
«Tutto. È solo cambiata l’etichetta. Da caccia alle streghe si è passati a caccia al diverso o a chi la pensa diversamente. Al giorno d’oggi vengono perseguitati tutti quelli che non rientrano nei canoni imposti, non solo da una religione, ma anche dalla società».

È una produzione indipendente, con attori ticinesi. Chi ne fa parte, e in che ruolo?
«I personaggi principali saranno tutti interpretati da attori professionisti locali, mentre per i ruoli secondari vogliamo dare spazio a chi ha ancora poca esperienza. Per quanto riguarda i nomi, possiamo dire di avere già confermati Flavio Sala nel ruolo di Carlo Borromeo, Marco Capodieci, Raissa Avilés, Simone Ganser, Davide Romeo in ruoli che non vogliamo ancora svelare».

Chi altro è stato coinvolto nelle varie fasi della produzione?
«Nessuno. Gestiamo tutto noi, dividendoci i vari compiti. Proprio per questo abbiamo creato l’associazione Kaylah Films, per gestire il tutto nel modo più professionale possibile ma con i pochi mezzi a disposizione».

Quali sono le location scelte?
«Il Ticino offre tantissime perle, nel nostro caso abbiamo già scelto alcuni posti che si avvicinano di più visivamente all’epoca del ‘500, tra cui la Valle Maggia, la Valle Bavona e la Chiesa San Nicola di Giornico».

Com'è stato vedere un comico come Flavio Sala immergersi nel personaggio di San Carlo Borromeo?
«Flavio ha espresso più volte il desiderio di coprire un ruolo “serio”. Quindi quando ci siamo ritrovate a dover scegliere qualcuno per quella parte, data la somiglianza fisica e l’età (che combacia perfettamente), abbiamo pensato a lui. La serie non è ancora stata girata, per ora esiste solo il teaser, quindi il lavoro più difficile deve ancora arrivare».

Vi affidate al sostegno di un crowdfunding: come funziona?
«Ci piace l’idea che chiunque possa contribuire alla realizzazione di questo progetto, soprattutto in un periodo difficile come questo, perché è un prodotto che ha come scopo la promozione del territorio e degli artisti locali. Il funzionamento è molto semplice, basta andare sulla piattaforma di Raiffeisen del nostro crowdfunding, dove si può scegliere quanto donare e a dipendenza del contributo, c’è un regalo di ringraziamento».

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