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STATI UNITIIl coronavirus congela i set di Netflix

16.03.20 - 08:00
Il colosso dello streaming ha annunciato uno stop alle produzioni per almeno due settimane
Netflix
Una scena di Stranger Things 3.
Una scena di Stranger Things 3.
Il coronavirus congela i set di Netflix
Il colosso dello streaming ha annunciato uno stop alle produzioni per almeno due settimane

LOS GATOS - La pandemia da coronavirus può essere considerata al contempo croce e delizia per Netflix. Se da un lato il gigante dello streaming - secondo il parere della maggioranza degli analisti - beneficerà della quarantena “forzata” dei propri utenti, che avranno parecchio tempo da investire tra serie e film del suo ricco catalogo, dall’altro dovrà far fronte anche al rovescio della medaglia.

La possibilità di acquisire nuovi utenti, o di vedere quelli attuali ampliare il proprio abbonamento per condividerlo anche con genitori o fratelli all’interno della stessa abitazione, è sicuramente una delle possibilità sul tavolo. L’azienda di Los Gatos però (oltre a dover fronteggiare una concorrenza sempre più affollata) deve fare i conti anche con le difficoltà generate dal coronavirus; motivo che l’ha spinta a sospendere per almeno un paio di settimane tutte le sue produzioni in corso tra Stati Uniti e Canada.

Tra le serie colpite dall’improvvisa battuta d’arresto c’è anche Stranger Things, che solo poche settimane fa aveva lanciato il primo teaser della sua attesissima quarta stagione, annunciando - con qualche spoiler non gradito da tutti - l’inizio delle riprese.

Netflix però non è sola in questa situazione. Anche i concorrenti del settore come Apple TV Plus e Disney+ (il cui servizio debutterà in Svizzera il prossimo 24 marzo), sono stati costretti a mettere in stand-by temporaneamente le proprie produzioni, in attesa che il coronavirus allenti la propria morsa globale.

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