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CANTONEAddio Rocky Wood, benvenuti Monte Mai

17.01.20 - 06:01
Dalle ceneri della band nasce un trio, che sta preparando il suo debutto discografico
Victoria Pham e Solange Baumeister
Sulle ceneri dei Rocky Wood sono nati i Monte Mai. A San Valentino il loro esordio discografico.
Sulle ceneri dei Rocky Wood sono nati i Monte Mai. A San Valentino il loro esordio discografico.
Addio Rocky Wood, benvenuti Monte Mai
Dalle ceneri della band nasce un trio, che sta preparando il suo debutto discografico

LUGANO - «Nulla si distrugge, tutto si trasforma» diceva Antoine-Laurent Lavoisier in un suo celebre postulato. Vale per qualsiasi ambito dell'esistenza, e sicuramente per i Monte Mai.

Ne abbiamo parlato con Fabio Besomi, che sulle ceneri dei Rocky Wood ha creato questa nuova entità artistica.

Il 30 dicembre avete annunciato la nascita di un nuovo progetto musicale, Monte Mai: di che si tratta?
«Monte Mai è un nuovo progetto svizzero di avant-pop. È un trio: insieme a me ci sono Fabio Pinto e Anaïs Schmidt. Stiamo lavorando ormai da poco meno di un anno a una manciata di nuovi brani insieme al nostro produttore Aris Bassetti (Peter Kernel)».

Qual è l’origine di questo nome?
«Ci piaceva il suono e la grafia della parola Monte, quasi istintivamente; e da li Monte Mai, come allitterazione. In fondo - per ovvi motivi geografici - il Monte fa parte del nostro genoma».

È stata una decisione sofferta quella di chiudere l’avventura dei Rocky Wood e cambiare pagina?
«"...se non cambiamo, non cresciamo. Se non cresciamo, non stiamo davvero vivendo..." (cit.)».

Avete scelto di esplorare gli stessi territori musicali?
«È molto diverso rispetto a prima, soprattutto perché il processo di composizione e le modalità di registrazione sono cambiati radicalmente. Qui facciamo un genere avant-pop, con uno sguardo verso un'elettronica sfocata, ricca di atmosfere assonnate e suoni frammentati».

Il lavoro discografico di debutto dei Monte Mai uscirà per la On The Camper Records: siete ancora al lavoro oppure è già tutto pronto?
«Stiamo ancora lavorando a una parte del disco. Cinque tracce sono però già concluse e in fase di missaggio. Il 14 febbraio (il giorno di San Valentino) faremo uscire un primo singolo, una ballata visionaria che esplora nuovi territori della nostra percezione dell'amore. L'album è in programma per il tardo 2020».

A quando l’esordio dal vivo in Ticino?
«Faremo dei tour in Svizzera e Europa in occasione dell’uscita del disco, ma sicuramente ci saranno dei test in Ticino già in primavera».

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