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STATI UNITIAndré Leon Talley: terrorizzato dai serpenti

10.10.13 - 15:51
Al giornalista e giudice di America's Next Top Model gli striscianti rettili proprio non vanno giù, a meno che non siano stati trasformati in eleganti borsette.
Foto Cover Media
André Leon Talley: terrorizzato dai serpenti
Al giornalista e giudice di America's Next Top Model gli striscianti rettili proprio non vanno giù, a meno che non siano stati trasformati in eleganti borsette.

LOS ANGELES - André Leon Talley si è raccontato in un'intervista con The Daily Beast, rivelando alcune abitudini tra cui quella di dormire senz'abiti e quella di fare colazione soltanto con un beverone ipocalorico.

L'ex giornalista di Vogue US ha inoltre svelato qual è il suo più grande terrore.

«Mi spaventano i serpenti, di ogni tipo, a meno che non siano stati trasformati in guanti, cappotti, scarpe o cinture», ha spiegato.

Dovendo nominare quale sia secondo lui la donna più bella del mondo, il fashionista si è trovato in difficoltà, ma non ha avuto alcun dubbio nell'identificare nella regina Elisabetta II la più elegante tra tutte.

Riguardo alla decisione di Anna Wintour di far comparire Miley Cyrus su una copertina di Vogue, Talley è stato vago, suggerendo però che le recenti performance sessualmente esplicite della popstar potrebbero aver fatto cambiare idea alla direttrice della celebre rivista.

«Chiedetelo direttamente ad Anna Wintour. Non so nulla di Miley Cyrus», ha tagliato corto.

Il giudice di America's Next Top Model ha infine discusso le recenti questioni legate all'utilizzo di modelle di colore da parte dell'industria del fashion.

«La coalizione nera ha fatto grandi passi avanti. Valentino ha aperto la sua ultima sfilata parigina con una modella di colore, Malaika Firth, ma ci sono altre maison che hanno ancora molto da imparare, anche se non intendo nominarle qui. Abbiamo comunque assistito a un forte cambiamento in seguito alle lettere inviate dalla Diversity and Balance Coalition. A Milano Philipp Plein ha portato solo modelle nere in passerella ed è andato oltre, scritturando solo donne di colore anche per la sua campagna pubblicitaria».

© Cover Media

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