«L'inchiesta l'ho iniziata io» ha dichiarato la conduttrice
ROMA - Barbara D'Urso ha replicato alle frecciatine che le ha lanciato Massimo Giletti durante la prima puntata della nuova stagione di "Non è l'Arena", programma in onda la domenica sera su La7. Il conduttore intervistando in esclusiva a Pamela Prati ha chiaramente accusato la conduttrice di Canale5, pur senza mai nominarla, e la sua redazione di non aver saputo seguire in modo adeguato l'inchiesta nota come Prati-gate. «Chi si vanta di essere sotto testata giornalistica dovrebbe fare degli accertamenti prima di mettere in piedi mesi di trasmissione sul nulla», ha affermato Giletti facendo palesemente riferimento alla D'Urso.
Non è così tardata ad arrivare la risposta di Barbara, che però ha cercato di disinnescare la polemica. «Giletti fa benissimo il lavoro che fa. Ognuno ha i propri tempi. Del resto tutto quello di cui si parla e si è parlato nasce dall'inchiesta dei miei giornalisti di Videonews», ha fatto sapere in una breve intervista rilasciata all'Adnkronos. «Sono loro che scavando sono arrivati a far confessare la Michelazzo. Se non fosse successo quello, la Prati non avrebbe confessato. La nostra inchiesta ha scoperchiato un sistema, decine di persone erano state coinvolte a propria insaputa, da Al Bano a Mister Svizzera spacciato per Simone Coppi, fino a gente comune, come il bimbo di 10 anni che doveva interpretare Sebastian Caltagirone di cui ho ospitato la vera madre: anche lei ha scoperto la verità sul suo bambino grazie a 'Live'», ha continuato la 62enne. «Ora la storia è pressoché conclusa, è il momento che se ne occupino i giudici per appurare le varie responsabilità», ha poi aggiunto.