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ITALIAManuela Arcuri sul caso Pamela Prati: «Le manager? Due perverse»

20.05.19 - 19:30
La showgirl non ha risparmiato parole pesanti per Eliana Michelazzo e Pamela Perricciolo: «Hanno preso in giro anche me»
Manuela Arcuri sul caso Pamela Prati: «Le manager? Due perverse»
La showgirl non ha risparmiato parole pesanti per Eliana Michelazzo e Pamela Perricciolo: «Hanno preso in giro anche me»

ROMA - Manuela Arcuri stavolta è durissima con le agenti della Prati: «Sono perverse» Manuela Arcuri è tornata a parlare delle agenti di Pamela Prati, Eliana Michelazzo e Pamela Perricciolo, e stavolta a 'Storie Italiane' è stata davvero durissima, definendo il gioco portato avanti dalle due donne «perverso».

Manuela Arcuri stavolta non le manda a dire. L'attrice, ospite di 'Storie Italiane' con il fratello Sergio, è tornata sulla vicenda del finto matrimonio di Pamela Prati e ha attaccato in maniera durissima le due agente, o forse ormai ex agenti, della showgirl, arrivando a definirle «perverse».

Ricordando quando anche a lei fu proposto un fidanzamento «a distanza» con un uomo da Pamela Perricciolo, una delle protagoniste della vicenda, ha detto: «Era un copione già scritto. Dieci anni fa io sono già stata presa in giro da queste persone, non da Pamela Prati ma dalle due agenti. Una non l'ho mai conosciuta, ma Pamela Perricciolo mi ha totalmente preso in giro, si è presa gioco di me: questo è stato il suo gioco perverso, senza nessun fine solo per il gusto di giocare. Mi fece vedere le foto di un bellissimo ragazzo, questo fantomatico Simone Coppi».

«Io all'epoca non ero né fidanzata, né avevo un figlio e famiglia: ero single. Lei ha giocato le sue carte, facendo leva sul mio lato debole e fragile. Mi voleva presentare questo bellissimo ragazzo, suo amico, e mi fece vedere anche la casa dove abitava. Io dissi 'perché no, presentamelo'. Mi ha fatto parlare con lui più volte al telefono e chissà con chi parlavo. Poi è stata tutta una bolla di sapone. Questo giochino non è durato nemmeno un mese, poi mi sono resa conto che non esisteva», ha aggiunto.

E ancora: «Ci sono rimasta malissimo, non è che avevo bisogno di conoscere questo ragazzo ma è stata una piccola parentesi in un momento in cui ero presa da altre cose lavorative non ci ho dato peso e non mi sono chiesta se esistesse o meno, per me esisteva. Ha giocato con me, questa è stata la mia esperienza diretta. Che dopo dieci anni ci sia tutta questa organizzazione, su un matrimonio inventato per attirare a sé l'attenzione e la popolarità e anche soldi credo sia nella norma di un loro gioco architettato».

Infine l'affondo: «Mi fa sorridere perché è talmente surreale... è il gioco di due ragazze giovani che manipolano le persone e vanno avanti da tanti anni, fino ad adesso con l'apoteosi di un matrimonio... è solo un gioco, un gioco perverso e malato. Per troppi anni hanno preso in giro troppe persone. Perché lo fanno? Credo sia una cosa di perversione, credo che ci sia un problema di questo genere alla base».

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