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ITALIAMaria De Filippi si arrabbia: «I tronisti non fingono»

10.05.19 - 06:00
La conduttrice se l'è presa con Roberto D'Agostino ha detto in tv che 'Uomini e Donne' è un programma costruito a tavolino e che le storie sono in realtà frutto di un copione
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Maria De Filippi se l'è presa con Roberto D'Agostino, che sostiene che "Uomini e Donne" sia un programma finto.
Maria De Filippi se l'è presa con Roberto D'Agostino, che sostiene che "Uomini e Donne" sia un programma finto.
Maria De Filippi si arrabbia: «I tronisti non fingono»
La conduttrice se l'è presa con Roberto D'Agostino ha detto in tv che 'Uomini e Donne' è un programma costruito a tavolino e che le storie sono in realtà frutto di un copione

ROMA - Questa volta Maria De Filippi ha deciso di non rimanere in silenzio. La conduttrice ha scritto una dura lettera a Roberto D'Agostino, dopo che quest'ultimo ha dichiarato in diretta tv a 'Live - Non è la D'Urso' che il programma 'Uomini e Donne' è costruito a tavolino. La moglie di Maurizio Costanzo ha difeso la sua creatura televisiva e ha voluto sottolineare come i tronisti e i corteggiatori non seguano affatto un copione. La sua redazione è attentissima che nessuno finga.

«Volevo dirti che posso darti la mia parola (che spero basti...), che a 'Uomini e Donne' non è mai esistito un copione, che chi partecipa non ha indicazioni di scelte da seguire e che se qualcuno finge, finge a nome suo e certo evitando in ogni modo di farsi scoprire dalla redazione che vive come un mantra lo scopo di mantenere sinceri e naturali tutti i partecipanti, tronisti o corteggiatori che siano», ha scritto la De Filippi nella lettera inviata al sito di D'Agostino.

«Ti chiedo la cortesia di fornirmi l'indirizzo email o le generalità di tal 'Fabio' che pare abbia scritto su Dagospia che si, lui sa che Uomini e Donne è pettinato, come lo hai definito tu. Posto che non è vero anche se tu sei libero di pensarlo (pur sbagliando), vorrei però avere la possibilità di denunciare il signore che dice che esiste un copione o almeno significargli tramite un legale, che non può dire finte verità come se fossero vere. Chi dice il falso di solito ne paga conto. Se non ti dispiace mi piacerebbe poter difendere il lavoro di tutti noi», ha poi concluso.

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