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ITALIAElena Santarelli e la malattia del figlio: «Troppi preconcetti sulla parola tumore»

25.10.18 - 17:00
La conduttrice è riuscita a trovare un equilibrio per lottare con la sua famiglia
Bang ShowBiz
Elena Santarelli e la malattia del figlio: «Troppi preconcetti sulla parola tumore»
La conduttrice è riuscita a trovare un equilibrio per lottare con la sua famiglia

ROMA - Elena Santarelli è tornata a parlare della malattia che ha colpito il primogenito Giacomo, avuto insieme al marito ed ex calciatore Bernardo Corradi. Durante un'intervista radiofonica rilasciata alla trasmissione di Radio2 'I Lunatici', la showgirl ha spiegato di aver riguadagnato un po' di serenità nel corso dei mesi che sono seguiti alla diagnosi del bimbo.

«Ovviamente non è una cosa bella e per un genitore quando un figlio viene colpito da una malattia del genere è un pugno nello stomaco. Sono arrivata a parlarne con serenità, pur avendo un dolore dentro, che però cerco di non mostrare. Preferisco non lamentarmi più di tanto, sono arrivata ad essere così forte e positiva nel corso dei mesi», ha raccontato.

«Lo sono diventata perché vedo talmente tante realtà peggiori della mia che alla fine arrivo a svegliarmi la mattina e a dire 'ok, c'è questo problema da risolvere, combattiamo'. Ogni mamma in certi reparti soffre, solo che la parola tumore fa più paura, sulla parola tumore ci sono troppi preconcetti. Non è che tutti i bambini che affrontano questo percorso siano allettati come pensa la gente, la maggior parte dei bambini che affrontano questa sfida ha energia da vendere, anche perché le chemio dei bambini sono diverse rispetto a quelle degli adulti», ha poi aggiunto.

Secondo Elena i bambini hanno un modo totalmente diverso di affrontare questa situazione: «E poi i bambini sono puri, hanno un modo di reagire diverso, per mio figlio combattere questa malattia è come combatterne un'altra che si può chiamare varicella o morbillo, dico due nomi a caso. Un adulto parte già svantaggiato, si documenta, gli viene il terrore. Poi per il bambino è importante anche l'atteggiamento di un genitore».

Infine la conduttrice originaria di Latina ha voluto anche mandare un messaggio a chi l'ha accusata di essere tornata a lavorare in televisione nonostante la situazione del figlio: «Se non ci si passa da questo percorso non si può giudicare più di tanto. Sono tornata a lavorare, questo è il mio lavoro, l'ho sempre fatto. E' assurdo che io mi debba giustificare per una cosa che le altre mamme, parlo di quelle che sono di Roma ovviamente, avendo mio figlio in cura al Bambin Gesù, fanno normalmente. Tutte tornano a lavorare. E nessuno sa che hanno il figlio con un tumore, per questo non vengono giudicate. Questo è il lato negativo del mio lavoro. Mi sono esposta pubblicamente solo per parlare del progetto Heal e della ricerca».

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