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La conduttrice ha spiegato di essere riuscita a tenere nascosta la cosa al padre
MILANO - Iva Zanicchi, a distanza di decenni dal servizio fotografico realizzato per Playboy, è pentita di essersi messa davanti all'obiettivo senza veli.
La cantante lo ha raccontato durante un'intervista realizzata per il programma 'Sabato Italiano'. «Quello è stato un peccato veniale e inutile. Potevo evitare di fare quel servizio fotografico. Non era volgare, ma su quel giornale per uomini... Ci scrivevano grandissime firme ma c'era questo contrasto: donne ignude con articoli scritti da grandi intellettuali», ha detto.
«Mi sono pentita perché è stata una stupidata, non facevo l'attrice e non dovevo dimostrare niente. Certo, avevo delle belle gambe», ha aggiunto facendo un po' di ironia.
Poi la Zanicchi ha spiegato di essere riuscita a tenere nascosta la cosa al padre, che non lo è mai venuto a sapere. «Vista l'impaginazione mi è preso lo sconforto, ho minacciato di morte l'edicolante del bar se avesse fatto arrivare il giornale al paese. Mio padre non lo doveva sapere», ha raccontato.
«Sono passati vent'anni da allora, quando un amico gli ha detto di aver visto la figlia mezza nuda. Alla fine gli ho detto 'Tutte storie, era un servizio su Famiglia Cristiana'», ha poi ricordato la Zanicchi.
