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All'età di 18 anni, l'attrice ha rivelato di aver firmato un contratto con una casa discografica che voleva renderla la Britney Spears inglese
LONDRA - Emily Blunt ha rischiato di diventare la Britney Spears d'Inghilterra.
All'età di 18 anni, la star hollywoodiana ha infatti rivelato di essere stata vicina ad un accordo con una casa discografica che voleva trasformarla in una popstar di successo.
Spaventata all'idea di non essere all'altezza delle aspettative, la Blunt ha preferito continuare ad inseguire il sogno di diventare un'attrice di successo ad Hollywood.
«Avevo 18 anni ed ero in quella fase in cui mi dicevo: 'Proviamo, che importa!' - ha dichiarato al Sydney Morning Herald - Tutto sembrava figo a quel tempo, avevo 18 anni e volevo essere diversa rispetto alle altre ragazze della scuola».
«Avevo un contratto discografico ma ero terrorizzata e ho rinunciato quando mi dissero che volevano trasformarmi nella nuova Britney Spears. Io dicevo: 'Io non sono una ballerina, non canto come Britney Spears'. Era davvero troppo per me e alla fine ho capito che non era quello che volevo fare».
In una recente intervista, la Blunt ha escluso la possibilità di scendere sul set cinematografico al fianco del marito, l'attore John Krasinski.
«Non vogliamo condividere con il pubblico la chimica che c'è tra di noi - ha confessato l'attrice - Potremmo fare una parte, ma a condizione di non essere sposati o fidanzati anche nel film».
