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Lo rivela l'ex-produttore Quincy Jones
new york - Tra le abitudini più strane di Michael Jackson pare ci fosse quella di portare con sé il suo serpente, dal nome Muscles, nello studio di registrazione.
A rivelarlo è Quincy Jones, l'ex-produttore del Re del Pop, morto a causa di un'intossicazione da Propofol nel giugno del 2009.
«Veniva sempre nello studio di registrazione con Muscles, il suo serpente, e degli scimpanzé - ha dichiarato Jones al The Guardian - Io non ero d'accordo. Il serpente si arrotolava attorno alle mie gambe. Glielo dicevo sempre: 'Non mi piace'. Strisciava sulla console. A me i serpenti non piacciono».
«Ma non c'era niente da fare. Ogni volta si ripresentava con il serpente. Una volta gli chiesi dove fosse Muscle, lui andò al piano di sotto per prenderlo: lo aveva rinchiuso nella gabbia del pappagallo. Il serpente aveva mangiato il pappagallo e la sua testa era intrappolata tra le sbarre della gabbia».
Quincy ammette infine di essersi pentito delle "stupidaggini" da lui dette sul conto di Michael dopo la sua morte, tra cui la volontà del cantante di diventare bianco.
«È una storia tragica. Ho detto delle stupidaggini dopo la sua scomparsa», ha concluso Jones.
