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STATI UNITISalma Hayek: «Avevo il terrore di non poter avere figli»

02.06.16 - 18:00
L'attrice ha avuto la figlia Valentina a 41 anni
Foto Bang ShowBiz
Salma Hayek: «Avevo il terrore di non poter avere figli»
L'attrice ha avuto la figlia Valentina a 41 anni

LOS ANGELES - Nel nuovo film "Il racconto dei racconti - Tale of Tales", Salma Hayek interpreta il ruolo di una regina senza figli e pronta a tutto pur di diventare mamma.

Attraverso il suo nuovo personaggio, l'attrice messicana, che ha avuto la figlia Valentina da over 40, ha rivissuto l'ansia dei giorni in cui l'idea di non potere avere dei bambini la «terrorizzava».

Sul red-carpet della premiere del nuovo film, presentato al Curzon Mayfair di Londra, Salma ha dichiarato in esclusiva a BANG Showbiz: «Ero terrorizzata all'idea di non potere avere figli. Ho avuto la mia promogenita a 41 anni. Penso che questa sia una paura che attraversa la mente di tutte le donne. A volte ci si chiede: 'Voglio davvero un figlio?'. Oppure: 'Posso permettermi un bambino nella mia vita?'. O ancora, 'Potrei essere una buona mamma?'. È un pensiero comune e vale anche per quelle donne che dicono di non volere avere dei figli».

«Anche se una donna non vuole diventare mamma, il rapporto con la maternità è molto forte nella vita di una donna. Mi sono identificata con questo personaggio sotto molti punti di vista. L'altra cosa interessante è la paura di perdere un figlio ad un certo punto, oppure quando si è costretti a lasciare andare i propri figli. Mi sono ritrovata tantissimo anche in questo aspetto».

Nonostante abbia appena otto anni, Valentina ha già dato delle importanti lezioni di vita alla Hayek: «Mi insegna tanto, tutti i giorni. È impossibile riassumere in un'intervista cosa significa avere un figlio e quello che fa giorno dopo giorno».

"Tale of Tales" è un riadattamento cinematografico di una collezione di fiabe del diciassettesimo secolo, ma che - secondo Salma - contengono dei messaggi attuali. «Questo è un film dal punto di vista delle donne - ha aggiunto la star messicana - Penso sia bellissimo perché i tre conflitti parlano d'amore, che ritengo sia la cosa più importante. La mia storia parla di una donna che cerca disperatamente di avere un figlio. Dentro di noi speriamo anche che quel bambino ci ami per sempre. Poi c'è la paura di non essere più amate. E infine c'è la ricerca dell'amore. Ci si chiede: troverò l'amore della mia vita, la persona con cui vivere, da amare e che ricambi il mio amore? Molte donne possono ricollegare questo sentimento con il modo in cui il regista [Matteo Garrone] ha scelto di raccontare le storie. Sono argomenti contemporanei, che fanno di questo film un'opera moderna».

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