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A riflettori spenti, l'attore di "Spectre" chiede riservatezza sui fatti riguardanti la sua vita privata
LONDRA - A riflettori spenti, Daniel Craig, tornato a vestire i panni di James Bond per la quarta volta con il nuovo "Spectre", chiede che venga rispettata la riservatezza della sua vita privata.
"Non ho accettato questo ruolo per la fama - ha dichiarato l'attore britannico alla rivista tedesca Direkt - volevo solamente fare il mio lavoro e recitare. A dirla tutta, sono una persona molto riservata, lontano dalla vita pubblica".
"La mia vita privata è la cosa più importante e cerco sempre di tenerla al riparo".
In una recente intervista, Daniel rimpiangeva i tempi in cui poteva recarsi in un locale come un "comune mortale", senza essere circondato dai paparazzi. "Mi mancano i tempi in cui potevo andare in un nuovo pub a bere e socializzare - ammetteva Craig - Adesso non posso più farlo. È diventato troppo stressante per me frequentare locali. Non mi dispiace fare autografi e a fine serata sono disposto anche a fare delle foto coi fan. Ma la cosa che mi fa andare in bestia è l'essere fotografato tutta la sera dalla gente coi cellulari."
