Premiato al World Press Photo il fotografo John Moore
AMSTERDAM - Impossibile non ricordare quella piccola bambina honduregna che piange disperata mentre sua madre viene sottoposta a un controllo, al confine fra Messico e Stati Uniti, immortalata nella foto di John Moore. Quello scatto è valso al fotografo il World Press Photo of The Year, il premio più prestigioso nel più importante concorso di fotogiornalismo al mondo.
Quella fotografia ha fatto fin da subito parlare. Diventata il simbolo della separazione dei bambini migranti dai loro genitori, secondo la politica imposta da Donald Trump. Il fotografo - corrispondente speciale per Getty Images - ha spiegato: «Credo che sia arrivata al cuore di tante persone, come ha fatto con me, proprio perché umanizza una storia più grande».
TIME’s new cover: A reckoning after Trump's border separation policy: What kind of country are we? https://t.co/U4Uf8bffoR pic.twitter.com/sBCMdHuPGc
— TIME (@TIME) 21 giugno 2018
La foto è stata scattata il 12 giugno in Texas, a McAllen, cittadina al confine con il Messico. La piccola si chiama Yanela, al tempo aveva due anni, fortunatamente non è stata separata dalla madre, Sandra Sanchez, ma, divenuta subito un'icona, era stata usata anche per una copertina del Time, in cui sfidava un gigante Donald Trump.
L'indignazione pubblica suscitata anche dalla diffusione di questa immagine portò l'amministrazione Trump a rivedere le sue politiche di gestione dei migranti.
1/3 Just announced: the World Press Photo of the Year is ‘Crying Girl on the Border’ by John Moore (USA) (@jbmoorephoto), Getty Images: https://t.co/0P9mFlraG2 #WPPh2019 pic.twitter.com/7P2lOoN9I2
— World Press Photo (@WorldPressPhoto) 11 aprile 2019