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«Manca la bandiera Usa», conservatori contro "Il primo uomo"

STATI UNITI«Manca la bandiera Usa», conservatori contro "Il primo uomo"

03.09.18 - 17:45
Il film sul primo uomo sulla Luna fa discutere: manca la scena più emblematica. Ma regista e protagonista si difendono
Keystone / AP
«Manca la bandiera Usa», conservatori contro "Il primo uomo"
Il film sul primo uomo sulla Luna fa discutere: manca la scena più emblematica. Ma regista e protagonista si difendono

NEW YORK - Dov'è finita la bandiera a stelle e strisce? L'omissione di una scena chiave, quella di Neil Armstrong che pianta il vessillo Usa sulla luna, dal film di Damien Chazell "Il primo uomo" ha fatto sobbalzare sulla poltrona i conservatori americani e almeno uno degli astronauti del Progetto Apollo, quel "Buzz" Aldrin che, dopo Armstrong, fu il secondo uomo nel 1969 a camminare sulla superficie lunare.

"Il primo uomo" ha aperto il Festival di Venezia e la famiglia di Armstrong ha invitato chi polemizza a guardare bene il film: «Non è affatto anti-americano. Ci sono molte immagini della bandiera Usa sulla Luna», hanno detto gli eredi dell'astronauta, ma i cineasti «hanno scelto di concentrarsi su quando Neil ha rivolto lo sguardo alla Terra, sui suoi primi passi sul Piccolo Cratere Occidentale, e sulla unica e personale esperienza di essere riuscito a completare quell'incredibile viaggio».

A scatenare le polemiche erano state in partenza alcune dichiarazioni dell'attore canadese Ryan Gosling, che interpreta Armstrong nel film: «Più che un eroe americano, Neil resta un eroe dell'umanità, una persona umile che al ritorno dalla Luna ha con grande generosità spostato l'attenzione dei media da se stesso alle 400 persone, tecnici e scienziati, che hanno permesso la sua impresa e di cui lui era solo la punta dell'iceberg». Amplificata dai social media, la battuta ha toccato un nervo aperto negli Usa di Donald Trump.

Giudicando l'assenza della bandiera un insulto alla patria e alla missione, l'88enne Aldrin, un fedelissimo del tycoon, ha postato su Twitter una foto della bandiera sulla luna con la frase «Orgoglioso di essere americano».

Sulla stessa linea il senatore repubblicano del Texas Marco Rubio: «Total lunacy. E un disservizio in un momento in cui la memoria di quel che possiamo raggiungere dovrebbe aiutarci a lavorare insieme. Il popolo americano pagò quella missione, su razzi costruiti da americani, con tecnologia americana e astronauti americani. Non fu una missione Onu».

Interpretato da Gosling, Jason Clarke e Claire Foy e prodotto dalla Universal Pictures, il film racconta la storia piena di ostacoli del primo sbarco sulla luna seguendo la vita di Armstrong dal 1961 al 1969. Diretto dal premio Oscar per "La La Land" Chazelle e scritto dal premio Oscar Josh Singer ("Il caso Spotlight"), il film è considerato un facile candidato ai prossimi Academy Awards. Uscirà nelle sale Usa il 12 ottobre, per il week-end del Columbus Day, dopo aver fatto tappa al Festival di Toronto.

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