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LUGANOIl dubbio: quale iMac scegliere? La risposta l'abbiamo noi

07.07.17 - 14:00
Abbiamo deciso di mettere alla prova l’iMac da 21.5 “per la famiglia” per cercare di capire se è in grado di soddisfare le necessità di tutto il nucleo familiare (videogiocatori compresi).
Il dubbio: quale iMac scegliere? La risposta l'abbiamo noi
Abbiamo deciso di mettere alla prova l’iMac da 21.5 “per la famiglia” per cercare di capire se è in grado di soddisfare le necessità di tutto il nucleo familiare (videogiocatori compresi).

LUGANO - Davanti alla necessità di cominciare a pensare a come sostituire un MacBook Air ormai datato e sempre più confinato alla scrivania (collegato ad un monitor esterno da 21 pollici), ci siamo più volti posti la domanda su quale laptop scegliere. L’esigenza di aumentare la potenza di calcolo rispetto a quanto la linea Air può offrire ci ha indirizzati verso la linea MacBook Pro, ma i prezzi elevati hanno più volte ritardato la scelta. In attesa di scegliere è spuntata un’alternativa affascinante: i nuovi iMac con processori “Kaby Lake”, schermi ad altissima risoluzione e schede grafiche Radeon Pro. In un colpo solo, a parità di specifiche (più o meno) e a prezzi decisamente inferiori si può mettere le mani su un sistema compatto (all-in-one) e sufficientemente potente per lavorare con video, foto e, perché no, anche giocare.

iMac 21.5 - Un paio di settimane fa, in occasione della presentazione organizzata da Apple nei propri uffici di Zurigo, abbiamo visto in azione il nuovo iMac con schermo 5K da 27 pollici. Prestazioni e prezzo (si parte da 1999.- CHF) ci hanno convinti che questo modello è destinato prevalentemente ai professionisti. La scelta di quale modello testare è quindi caduta sull’iMac con schermo 4K da 21.5 pollici (da 1479.- CHF). Per i dettagli delle specifiche del modello testato vi rimandiamo al box a lato, mentre per quanto concerne il design del prodotto non ci sono novità rispetto alla generazione precedente. Personalmente la scelta di fornire gli iMac della tastiera Magic Keyboard piccola, quella senza tastierino numerico e con le quattro frecce direzionali racchiuse in tre soli tasti, non ci entusiasma e fatichiamo a comprenderla dato che la versione completa esiste ed è disponibile come accessorio.

Per giocare - Immaginando un utilizzo domestico dell’iMac è facile pensare che in casa qualcuno possa avere voglia di giocare. Il poco tempo a disposizione per la recensione non ci ha permesso di mettere alla prova il sistema con molti titoli. Lo abbiamo provato con Civilization VI. Salvo tempi di caricamento un po’ lenti l’iMac provato si è dimostrato all’altezza. Il disco da 1TB Fusion Drive è un ottimo compromesso tra i costi elevati per dei sistemi molto rapidi basati interamente su memoria solida e quelli decisamente più economici (e lenti) dotati ancora di dischi rotanti. La differenza nei tempi di accesso ai salvataggi rispetto al MacBook Pro da 15 pollici con memoria solida (testato quasi 6 mesi fa) è evidente. Una volta entrati nel gioco la potenza della CPU e della scheda grafica gestiscono tutti i parametri in modo molto fluido, a patto di alcuni (accettabilissimi) compromessi dal punto di vista grafico. In seguito abbiamo messo alla prova la macchina con Unigene Valley, un benchmark espressamente per giochi. Con i parametri al massimo (Extreme HD) il risultato è stato mediocre: 15.6 immagini per secondo (risultato medio) non bastano a garantire movimenti fluidi. Evidentemente riducendo la definizione dei dettagli la fluidità aumenta, ma è probabile che la macchina non sia la scelta migliore per appassionati di spara tutto.

Per tutto il resto - Lo schermo con definizione 4K (4096x2304 pixel) riesce a supportare fino a 1 miliardo di colori. È proprio l’ampiezza della gamma cromatica, oltre alla maggiore brillantezza (500 nits) la spiegazione della qualità delle immagine riprodotte sullo schermo. La spiegazione dei dettagli tecnici e hardware alla base di questi risultati li lasciamo ad altri, in questa sede ci limitiamo a riportare quanto i nostri occhi sono in grado di osservare: ovvero che l’elevata definizione delle immagini, abbinata proprio alla gamma P3 (standard Hollywoodiano) darà nuova vita alle proprie fotografie e in parte metterà in risalto la qualità non eccelsa delle fotografie scattate con i dispositivi di qualche anno fa. Tralasciando la frustrazione rimane comunque l’effetto impressionante delle immagini riprodotte che traggono sì beneficio dal numero di pixel presenti sullo schermo, ma soprattutto dal miliardo di colori che il pannello riesce a riprodurre offrendo quei dettagli che gli altri schermi non riescono a riprodurre.
Tra le cose testate in settimana c’è stato anche il montaggio di un breve video creato assemblando con iMovie una serie di videoregistrazioni (che variavano tra i 15 secondi e il minuto) effettuate qualche giorno fa con un iPhone 7 Plus. L’importazione da iCloud dei video e il loro montaggio è stato estremamente rapido. La CPU ha gestito tagli, spostamenti, transizioni e titoli senza rallentamenti, neppure quando, aggiunta una musica di fondo, abbiamo esportato esportato il risultato finale.
Evidentemente una macchina di questa generazione non ha nessun problema nella gestione di elaboratori di testo o di fogli di calcolo, così come nella riproduzione di film o brani musicali. In questo caso si apprezza però la tecnologia Fusion drive, già introdotta anni fa ed ora disponibile con 1TB di memoria e come opzione di base per tutti i modelli 4K. Il Fusion Drive combina lo spazio disponibile nei classici Hard disk alla molto più rapida memoria solida copiando, in quest’ultima, i file ai quali accediamo con maggiore regolarità e lasciando, in quella più lenta, quelli che usiamo più raramente. In questo modo l’accesso ai documenti che ci servono più spesso è molto più rapido, ma la spesa per arrivare complessivamente ad 1TB di spazio di archiviazione rimane relativamente contenuta. Volendo spendere di più è comunque disponibile scegliere volumi solidi estremamente rapidi e meno capienti da abbinare, magari, a memorie esterne collegabile alle porte Thunderbolt o usb 3 presenti sul retro.
Non abbiamo avuto occasione di testarlo con software quali Garageband editori video più professionali. In quel caso, però, vi suggeriremmo di pensare al modello da 27 pollici con monitor 5K.

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