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STATI UNITIIl sesso dopo i 50 anni farebbe bene al cervello e alla memoria

04.03.16 - 19:58
Negli uomini aumenterebbe anche le capacità decisionali, di pianificazione e di concentrazione
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Il sesso dopo i 50 anni farebbe bene al cervello e alla memoria
Negli uomini aumenterebbe anche le capacità decisionali, di pianificazione e di concentrazione

WASHINGTON - Il sesso dopo i 50 anni di età potrebbe far bene al cervello, alla memoria e, per gli uomini in particolare, anche alle loro capacità decisionali, di pianificazione e di concentrazione: ad osservare un chiaro 'legame' - sia pure non ancora scientificamente provato di causa-effetto - tra la frequenza dell'attività sessuale e l'acutezza mentale, è uno studio pubblicato sulla rivista internazionale 'Age & Ageing'.

Lo studio, condotto in Inghilterra alla Coventry University, ha seguito 6.800 adulti ed anziani tra i 50 e gli 89 anni per 12 mesi, e li ha sottoposti a test sull'efficienza delle loro funzioni mentali. Sottoposti a dettagliati questionari sui loro incontri e attività sessuali (incluse quelle solitarie), i volontari hanno risposto a test mnemonici, sia verbali che numerici, ed hanno dovuto dimostrare le loro capacità cosiddette 'esecutive', ossia di risolvere problemi e di concentrarsi.

Sia gli uomini che le donne coinvolti in attività sessuali più frequentemente - spiega il rapporto - hanno evidenziato una memoria più acuta e precisa. Ma il cervello maschile ha ricevuto una 'spintà in più - tra gli uomini che facevano più sesso - anche sulla loro abilità decisionale ed 'esecutiva'. La differenza tra i sessi in questo campo, potrebbe - secondo gli esperti - dipendere da fattori ormonali che influenzano maggiormente l'organismo femminile.

I risultati sono stati confermati anche una volta tenuti in considerazione vari fattori esterni, che avrebbero teoricamente potuto influenzare i dati emersi: dallo stato di salute, al benessere economico, al livello culturale e così via dei partecipanti. Questo studio mostra una 'significativa associazione' tra l'attività sessuale e le funzioni cognitive negli adulti ultracinquantenni - ha commentato l'autore principale dell'indagine Hayley Wright - e verranno condotte altre indagini in materia per verificarla e capire il perché.

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