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GIAPPONEAddio sushi per finta: arriva il bollino blu

19.01.16 - 11:22
Troppi cinesi propongono cucina giapponese nel mondo: il governo di Tokyo pensa a una certificazione
Addio sushi per finta: arriva il bollino blu
Troppi cinesi propongono cucina giapponese nel mondo: il governo di Tokyo pensa a una certificazione

TOKYO - Chef senza professionalità: perché la cucina è anche una questione culturale, e per offrire piatti senza pecca è necessario a volte anche aver studiato. Non basta arrotolare riso sopra una stuoietta di bambù, come sempre più cinesi fanno senza grossa arte mentre tentano il business della ristorazione – giapponese – in Occidente. Per proteggere dunque le proprie tradizioni gastronomiche, il governo di Tokyo è pronto a introdurre il bollino blu.

Un riconoscimento ufficiale di qualità, che verrà rilasciato a chi abbia consolidato la propria esperienza e conoscenza attraverso corsi tenuti in Giappone. Contro i falsari del sushi, verranno introdotte certificazioni gold, dopo una frequenza di due anni, silver, sei mesi, o bronze, anche solo un paio di giorni: restituendo alla cucina washoku, dichiarata patrimonio mondiale dell’umanità nel 2013, l’autorevolezza che fuori dal Giappone sta perdendo a causa di cuochi improvvisati.

Scelta degli ingredienti, elaborazione, disposizione nei piatti e accoglienza in stile dei clienti: chi saprà garantire standard di livello potrà affiggere sulla vetrina del locale un bollino che lo prova: probabilmente già da marzo, quando il ministero intende dare il via alle prime lezioni. L’eccellenza potrà essere raggiunta non prima del 2018: lo status oro diventerà così la prova inconfutabile che quel ristorante in cui si mette piede non è esattamente come gli altri centomila che ormai si contano nel mondo. Spesso ingannevoli con le loro vetrine lustre e pietanze sofisticate in un modo che, troppo spesso, è solo una rielaborazione – inappropriata - della tradizione.

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