Intervista a una studentessa della scuola Teatro Dimitri
Chi sei?
"Sono Selma Roth e vengo da Malters, vicino a Lucerna".
Cosa studi alla Scuola Teatro Dimitri?
"Frequento il programma Master in Physical Theatre. Sono arrivata qui dopo aver fatto studi di mimo all’estero. Il Physical Theatre per me è una forma di arte che alla sua base ha il movimento, anche astratto, che poi può creare un senso, un filo, delle immagini in grado di trasmettere storie ed emozioni. È un teatro più immediato di quello di prosa, perché le parole si indirizzano alla testa, mentre con il movimento si va più direttamente ai sentimenti e alle emozioni".
Segni particolari?
"Per me fondamentale è il teatro, ma, siccome si lavora sempre in stanze scure, mi piace andare fuori, passeggiare all’aria aperta per cercare ispirazione, liberarmi la testa, vedere i colori, i ritmi, tutto quanto scopro nella natura ed è alla base di ciò che ognuno di noi fa. Tutto quello che cerchiamo di trovare nell’arte, nella natura esiste già".
I 20 minuti che non dimenticherai mai della tua esperienza alla SUPSI?
"Forse i primi, quando ci siamo incontrati come studenti del primo anno e ognuno veniva da un paese differente: Stati Uniti, Canada, Italia, Israele e Svizzera. Ognuno portava un mondo diverso, anche dal punto di vista teatrale: le maschere, il Physical Theatre, la danza, il mimo…"
Il tuo slogan?
“Non è necessario sperare per intraprendere, né riuscire per perseverare”.