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Storie di ossessioniIo, l'Alzheimer e... tanta solitudine

26.11.18 - 07:00
La storia di una donna che si è ritrovata a dover curare da sola il marito, e ha trovato sostegno negli incontri Caffè Alzheimer
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Io, l'Alzheimer e... tanta solitudine
La storia di una donna che si è ritrovata a dover curare da sola il marito, e ha trovato sostegno negli incontri Caffè Alzheimer

«Quando il mio compagno è andato in pensione, per me è iniziato l'inferno: all'inizio, era irrequieto e pieno di energie; aveva tanti progetti e non stava mai fermo. Poi si è calmato, anche per dei problemi di salute, ed è andato in depressione. Poi è arrivata una nuova agitazione, soprattutto la sera e di notte, e dimenticava di tutto. La diagnosi della malattia di Alzheimer ha chiarito che non faceva apposta, ma è stata un'altra mazzata. In tutto questo, i suoi figli si sono allontanati e io mi sono ritrovata a dovermi sobbarcare tutto, compresi i miei problemi di salute.
Quando mi hanno ricoverata per l'operazione all'anca, lo psichiatra ha detto che ero depressa ed esaurita e che dovevo darmi una calmata. Quando gli ho detto che ero sola a fare tutto, mi ha risposto che sono una santa e mi ha prescritto degli antidepressivi. Quello che mi ha aiutata davvero è però stato scoprire gli incontri Caffè Alzheimer dove ho trovato persone nella mia stessa situazione che non dicevano di capirmi e cose come "poverina", ma che raccontavano quello che fanno loro. Adesso mi sento meno sola a occuparmi del mio compagno».

I parenti o conoscenti che si occupano privatamente di persone bisognose di aiuto sono tanti, e spesso misconosciuti, e le loro fatiche sottostimate. Oggigiorno ci sono dei gruppi di auto-aiuto e incontri di sostegno e informazione, come quello citato, offerto in diverse città
dalla sezione ticinese dell’Associazione Alzheimer svizzera. A volte sono sufficienti a rinforzare la motivazione a impegnarsi negli sforzi richiesti dalla vita. Anche se, solitamente, è un aiuto che non basta da solo, la sua utilità è innegabile; infatti, chi fa capo a questi aiuti soffre meno spesso di depressione ed esaurimento.

Roberto Ballerini, gerontopsicologo, ASI-ADOC

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