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PRO JUVENTUTEDov'è finito il senso di responsabilità solidale?

10.05.18 - 07:00
È un sentimento che va insegnato ai nostri ragazzi, e il compito spetta a tutti gli adulti
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Dov'è finito il senso di responsabilità solidale?
È un sentimento che va insegnato ai nostri ragazzi, e il compito spetta a tutti gli adulti

Alcuni giorni or sono, nel riflettere con un collega d'oltre Gottardo su alcuni aspetti dell'educazione dei nostri ragazzi, è emersa una questione assai importante. Mi ha fatto notare infatti quanto stia venendo meno il senso di responsabilità solidale che ha contraddistinto la Svizzera nei decenni passati, aspetto questo che l'ha resa un paese stabile e capace di far fronte alle difficoltà di vario genere, anche acute.

Questo senso sta vacillando, e ciò a causa delle prospettive a breve (o brevissimo) termine nelle quali siamo immersi. Non sorprenda sentire un giovane dire (per bene che vada) che "di doman non c'è certezza" poiché questi potrebbe anche non capire che è importante essere solidali con chi oggi non può più esserlo, ma che lo è stato in passato, per il bene di tutti.

Il fatto è che il senso di solidarietà (anche quella intergenerazionale) è qualcosa che non cade dal cielo; questa sensibilità va insegnata: con pazienza, tatto, delicatezza. E va esercitata: in ogni occasione possibile e che si presenti con un senso preciso. Se noi adulti, però, siamo i primi a non volerci occupare di questo aspetto - magari persuasi del fatto che bastiamo a noi stessi e che il beneficio del nostro lavoro deve essere riservato esclusivamente a noi poiché è solo a noi stessi che dobbiamo qualcosa –, non dovrà allora sorprenderci il fatto che i nostri ragazzi finiranno con il considerare significative solo quelle esperienze di tipo autocelebrativo e lasceranno cadere l'importanza del fare qualche cosa anche per gli altri; un qualcosa che, però, ha contribuito fino ad ieri – appunto – a rendere questo paese accogliente, ricco, civile.

Proviamo a misurarci, allora, con il nostro grado di solidarietà (solidarietà… forse è la parola stessa che deve essere sostituita) e vediamo, confrontandoci con i nostri ragazzi, in quale misura – sempre se lo riteniamo opportuno - siamo in grado di trasmettere loro esperienze significative anche da questo punto di vista.

Articolo di Ilario Lodi, Responsabile Pro Juventute Svizzera italiana
 

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