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Che valore ha il tempo per noi e per i nostri figli?
Qualche tempo fa, su un settimanale della Svizzera italiana, leggevo: "Basta rinviare e perder tempo, l'app ci aiuterà". La questione della gestione del tempo (il proprio e quello condiviso con gli altri) è vecchia come il mondo. Il paradosso è che, oggi, abbiamo a disposizione marchingegni che ci consentirebbero di avere molto più tempo a disposizione di quanto ne avessimo prima (basti pensare a come ci siamo resi indipendenti dalle stagioni o dalla luce del sole per ciò che concerne il lavoro) ma, a sentire i più, il tempo manca.
Ma perché? Che valore ha il tempo per noi, da occuparlo con tutta una serie di attività che, magari, non ci offrono nemmeno la soddisfazione che meriteremmo? E che cosa insegniamo ai nostri ragazzi sul valore del tempo e del loro tempo (che altro non è che il valore del tempo delle loro esperienze)? Io credo che se (ammesso che già non lo facciamo) prendessimo un pizzico di tempo in più per i nostri ragazzi rubandolo ad attività (nostre e loro) che magari ci convincono ma che sono sempre impegnativissime, avremmo già promosso una considerazione e una gestione del tempo differentemente consapevoli. Tennis, matematica, danza, violino… tutto è importante… E tutto prende tempo… tanto tempo. Proviamo, allora, a riflettere con i nostri figli su come facciamo per incastrare tutto dentro ad una giornata o un pomeriggio o, addirittura, un fine pomeriggio. Vediamo con loro che senso ha… E chiediamo loro cosa ne pensano.