Cerca e trova immobili

CANTONEPer farci uscire arrivano i “premi pandemia”

13.05.20 - 20:00
Un progetto virtuoso per rilanciare il turismo del nostro Cantone, ma...
Adobe
Restate in Ticino!
Restate in Ticino!
Per farci uscire arrivano i “premi pandemia”

NEWSBLOG
Rubriche argomentali a pagamento curate da aziende e inserzionisti esterni

Un progetto virtuoso per rilanciare il turismo del nostro Cantone, ma...

BELLINZONA - È stato presentato ieri “Vivi il tuo Ticino”, un importante progetto sviluppato con l’obiettivo di incentivare la stagione turistica estiva. Un regalo di 25 franchi a persona per una cena fuori e uno sconto del 20 percento sull’albergo. C’è volontà e tempestività, ma queste misure davvero servono? Molti comuni svizzeri hanno distribuito, per ovviare all’atteggiamento “io resto a casa”, buoni e sconti da spendere nelle proprie regioni. Personalmente ho dei forti dubbi sull’efficacia di queste misure: un bel gesto ma niente di più. Settore e utenti hanno bisogno di ben altro, per esempio di conoscere le condizioni di apertura, di essere rassicurati e accompagnati con campagne di promozione (e di motivazione).

Vi ricordate? A Pasqua, gli automobilisti con numeri svizzero-tedeschi in Ticino hanno dovuto sopportare dei veri e propri attacchi verbali e mediatici. La stessa sorte l’hanno avuta i jogger e trekker. Un mese dopo l'umore è cambiato. La Svizzera vuole liberarsi dalla crisi economica, soprattutto il settore turistico. "Vi preghiamo di tornare presto da noi" è l'appello agli svizzeri di lingua tedesca. «Ma il Ticino forse non potrà contare sulla solidarietà nazionale in questa materia», scriveva il settimanale Sonntagszeitung. Già nell’arie: presto ci sarà una battaglia per la pubblicità e gli sconti per i turisti svizzeri in diverse regioni di montagna e città. Anche il Ticino è pronto con una sua campagna.

Dopo aver già adottato diverse misure urgenti a favore del settore turistico ticinese il Consiglio di Stato, per il tramite e su iniziativa del Dipartimento delle finanze e dell’economia, ha sviluppato delle nuove misure per incentivare la stagione turistica estiva. In questo senso è nato, in collaborazione con BancaStato e con l’Agenzia Turistica Ticinese, il progetto “Vivi il tuo Ticino”. Quest’ultimo si compone di due prodotti distinti, denominati “Soggiorna in Ticino” e “Gusta il Ticino”, per il periodo che va dal 22 giugno al 30 settembre 2020. Grazie al prodotto “Soggiorna in Ticino” i cittadini residenti nel nostro Cantone potranno pernottare in tutte le strutture ricettive beneficiando di uno sconto del 20%, così come beneficiare dei vantaggi legati a Ticino Ticket. Attraverso, invece, il prodotto “Gusta il Ticino”, la popolazione maggiorenne residente in Ticino potrà beneficiare di un buono di 25 franchi da consumare cenando presso qualsiasi ristorante.

Ma, onestamente, uscirete al ristorante perché avete ricevuto il buono oppure cercate un albergo nel nostro Cantone per passare le vostre vacanze estive? Nel migliore dei casi si stratta di un “fuoco di paglia” che però non lascerà dei risultati duraturi. Non pensate che si debba lavorare sulle condizioni quadro: iniziare a far uscire le persone dalle proprie case (smetterla con l’informazione monotona e monotematica), dare degli spunti per andare a spasso (autorizzare dei mercati, organizzare delle piccole manifestazioni e proporre delle destinazioni e attrazioni concrete nel nostro Cantone. Perché non offrire il Ticino-Ticket a tutti per due mesi? Aiuterebbe quantomeno gli impianti a fune e le zone periferiche.

Inoltre, gli svizzero-tedeschi non hanno perso la voglia di partire in vacanza e, sentendo gli operatori del settore, prenotano per la prossima stagione estiva. Purtroppo le regole non sono ancora per niente chiare: il rischio è grande che un campeggio, per esempio, si ritrovi a dover annullare delle riservazioni perché viene applicato un numero massimo di persone ammesse. Non dimentichiamo poi che per molti con le limitazioni attuali una sopravvivenza economica semplicemente non è possibile (i costi fissi necessitano di una maggiore frequenza). Questa insicurezza logora chi si mette d’impegno. Quindi prima di distribuire dei buoni, varrebbe forse la pena di definire un concetto di apertura che comprenda tutti gli attori del settore turistico. Poi, chi va in vacanza, turista o locale, se le piscine e le spiagge restano bloccate, le piazze vuote o le funivie chiuse? In fondo, le regole sarebbero chiare e la soluzione semplice: mantenere i famosi metri di distanza, sempre ed ovunque. Andiamo avanti perché le frontiere verso la Francia, l’Austria e la Germania aprono a metà giugno e Ryanair prevede di attivare il 40 % dei suoi collegamenti estivi.

Testo a cura di Claudio Rossetti


Questo articolo è stato realizzato da Progetti Rossetti, non fa parte del contenuto redazionale.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE