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LOCARNOMomenti di terapia e felicità con Magnum

10.03.20 - 10:39
Torna sabato 14 marzo a Locarno l’incontro «Un’ora di coccole»
Foto di Massimo Pedrazzini
Magnum fa terapia
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Momenti di terapia e felicità con Magnum

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Torna sabato 14 marzo a Locarno l’incontro «Un’ora di coccole»

LOCARNO - Vi siete mai chiesti cos’è la terapia assistita da un animale? La parola stessa ce lo suggerisce: terapia con gli animali. Perché dovrebbe servire una terapia con gli animali? Gli animali, soprattutto quelli domestici, sono i più vicini all’uomo e trascorrono con noi parte del nostro tempo.

Cani e gatti sono quelli che vivono a più stretto contatto con l’uomo, ormai considerati animali addomesticati. Spesso vivono all’interno di case e appartamenti. Poi esistono animali come i cavalli, anch’essi molto vicini all’uomo, oppure animali allevati come pecore, mucche, capre, conigli. Ogni animale ha una sua particolare energia che entra in contatto con quella dell’uomo, influenzandola.

Cos’hanno gli animali in più rispetto a noi umani? Mantengono più vivo il contatto con l’istintività, che noi perdiamo crescendo, creando strutture mentali e regole stabilite. Chi ha paura degli animali spesso ha perduto il suo contatto con la propria istintività, lasciando spazio alle paure. La pet therapy è il contatto che si instaura tra un essere umano e un animale, all’interno del quale avviene uno scambio. Questo scambio permette ad entrambi di arricchirsi e imparare qualcosa. I benefici che si possono riscontrare dal contatto fra l’uomo e l’animale sono molteplici. La pet therapy considera soprattutto il punto di vista dell’uomo e i benefici a esso connessi ma anche l’animale ne trae giovamento. Siamo fatti per condividere, per comunicare, per scambiare con l’esterno. Per l’uomo, entrare in contatto con il mondo animale, significa rimanere ancorati al momento presente e imparare a gestire la propria istintività.

Quali benefici ci sono nella pet therapy? Maggiore apertura verso l’esterno, la scoperta della propria istintività, il superamento di paure e traumi, imparare a rispettare i bisogni dell’altro, la conoscenza di se stessi e dei propri limiti oppure la capacità di vivere l’attimo presente. Uno degli aspetti che viene spesso sottovalutato è proprio quello di vivere il momento stesso che sta accadendo. Siamo portati a proiettarci nel passato o nel futuro, ricordando ciò che è stato, rimuginando su come poteva essere e immaginando cosa avverrà nel futuro. Spesso proviamo paura oggi per qualcosa che si verificherà dopo giorni o che forse non si verificherà affatto. L’animale, qualunque esso sia, non si pone questo problema. Per lui esiste solo il momento che sta vivendo.

Questo aspetto e la possibilità di superare i propri limiti, fisici ed emotivi, rendono la pet therapy un approccio utile a tutti. Chi sono le persone che più possono trarne beneficio?
Sicuramente gli anziani e le persone che presentano handicap fisici o mentali. Dal punto di vista motorio, il contatto con gli animali aiuta molto. Negli anziani, soprattutto per coloro che vivono in case di riposo o soffrono di depressione, il contatto con gli animali stimola endorfine nell’organismo, aiutandoli a ritrovare serenità e gioia.

Sabato 14 marzo, dalle ore 10 alle 11, il cane San Bernardo Magnum incontrerà il pubblico presso la sede della Fondation Barry a Locarno (Piazzetta de Capitani 10, dietro al Municipio cittadino) offrendo un momento di “coccole” a grandi e piccini.
L’incontro è aperto a tutti e offre la possibilità al pubblico di informarsi sulle attività promosse da questa istituzione svizzera nata in Vallese. Al termine sarà offerto un aperitivo per salutare la chiusura dello spazio in Città Vecchia a Locarno. «Abbiamo deciso di concentrare l’amministrazione della Fondation Barry presso la sede di Martigny - spiega il responsabile Claudio Rossetti -. Le attività di terapia e informative saranno comunque garantite anche in futuro. Gli incontri si svolgeranno a partire da aprile presso lo Spazio Elle a Locarno».

La Fondation Barry, nata 15 anni fa per garantire un futuro alla razza svizzera più famosa al mondo, oltre a gestire in Vallese un allevamento ed il museo Barryland a Martigny, da alcuni anni forma i suoi cani a interventi nel campo sociale.

 

Testo a cura di Claudio Rossetti


Questo articolo è stato realizzato da Progetti Rossetti, non fa parte del contenuto redazionale.
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