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LOCARNOLa Polizia e l’arte dell’accoglienza turistica

05.08.19 - 08:00
Sicurezza e protezione sì, ma anche informazione e empatia
Foto Dreamstime
A scuola di accoglienza
A scuola di accoglienza
La Polizia e l’arte dell’accoglienza turistica

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Sicurezza e protezione sì, ma anche informazione e empatia

LOCARNO – Ore 21.00: mi trovo nella Rotonda di Locarno, la grande rotatoria di Locarno, per recarmi ai tradizionali fuochi d’artificio. Vorrei procedere verso l’autosilo situato nella zona pedonale: una transenna blocca il passaggio di poche centinaia di metri per raggiungere la destinazione. L’agente: proceda e faccia come tutti gli altri (due chilometri tra le vie del quartiere nuovo). Certamente, e lo faccio. Ma un po’ di buon senso. Ore 22.00: un turista domanda a un ausiliario (in buon tedesco) dove si svolge la festa. Risposta: siamo in Ticino, qui si parla italiano. Mah, un po’ di buona volontà e di considerazione per il ‘ruolo’ turistico e di accoglienza che ognuno di noi ricopre tutti i giorni. Viviamo in una zona prettamente turistica.

Credo che tutti abbiamo capito quanto importante sia il turismo per la nostra economia. Sicuramente il turismo è cambiato, si è evoluto, rinnovato e modificato, ma il concetto di ospitalità rimane ed è assolutamente fondamentale. È la base del lavoro turistico, del servizio e del viaggiare. La si può insegnare, ma è anche una dote. L’ospitalità è ricevere, coinvolgere gli ospiti, farli sentire a proprio agio, far conoscere il nostro territorio, le nostre tradizioni e la nostra storia. Non c’è miglior complimento di un ringraziamento da parte dell’ospite di averlo fatto sentire coccolato e accudito. Questo ospite ritornerà e sarà un valido ambasciatore del luogo visitato, delle esperienze che ha vissuto e delle persone che ha conosciuto. Non è importante il lusso o un luogo meraviglioso o famoso e riconosciuto nel mondo, l’ospitalità è a prescindere da tutto questo, è legato alla disponibilità ad aiutare il prossimo, in modo particolare il turistica di passaggio nella nostra regione.

Il mio non è uno sfogo e non vuole essere una critica generalizzata a tutto il corpo e al lavoro (eccellente) svolto dalla Polizia quotidianamente nei nostri comuni. Si tratta solo di sottolineare l’importanza di riconoscersi anche nel ruolo di un operatore turistico empatico e disponibile.

 

Testo a cura di Claudio Rossetti


Questo articolo è stato realizzato da Progetti Rossetti, non fa parte del contenuto redazionale.
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