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VALLESELéonard Gianadda, cuore pulsante dell’arte e della cultura

14.03.19 - 07:00
Ingegnere, artista, mecenate e ideatore di due imporanti musei a Martigny
Foto CR
Léonard Gianadda, ideatore e fondatore del Barryland
Léonard Gianadda, ideatore e fondatore del Barryland
Léonard Gianadda, cuore pulsante dell’arte e della cultura

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Ingegnere, artista, mecenate e ideatore di due imporanti musei a Martigny

MARTIGNY - La Fondation Gianadda a Martigny è un’istituzione culturale di fama internazionale con svariati interessi. L'offerta del suo museo spazia dalle esposizioni archeologiche fino alle collezioni d'arte e ai concerti, passando per il parco dedicato alle auto d'epoca e alle sculture.

Era il 1976, quando l'ingegnere, artista e mecenate Léonard Gianadda ebbe l'intenzione di costruire una casa a Martigny. I lavori di costruzione portarono tuttavia alla luce i resti del più antico tempio gallo-romano della Svizzera. Gianadda vi costruì sopra, al posto della casa, un centro culturale e costituì una la Fondazione Gianadda in memoria del fratello Pierre da poco scomparso a seguito di un incidente aereo.

Il centro culturale ospita reperti di epoca gallo-romana e 50 automobili d'epoca, i cui anni di costruzione vanno dal 1897 al 1939. Inoltre, si alternano mostre d'arte cicliche, di fama mondiale e concerti. Nel grande parco si può ammirare una vasta collezione di sculture di rinomati artisti del XX secolo.

Da poco la Fondazione Pierre Gianadda di Martigny ha compiuto 40 anni: una storia di successi iniziata il 19 novembre 1978. Le opere di artisti d'eccezione come Van Gogh, Cézanne, Picasso, Renoir e Toulouse-Lautrec hanno attirato nel Vallese romando dieci milioni di visitatori, in media quasi 700 al giorno. Il merito è di Léonard Gianadda, 83 anni, restio a evocare il futuro dell'istituzione. L'edificio viene costruito sopra un tempio celtico appena scoperto. «L'idea era di farne un luogo animato», dice il mecenate in un'intervista a Keystone-ATS. «Era anche l'occasione di creare un museo gallo-romano, inesistente a Martigny». La cittadina era infatti zeppa di reperti archeologici, ma tutto era disperso. L'edificio ospita in effetti anche un'esposizione permanente sugli scavi archeologici effettuati nella regione». Léonard Gianadda mai avrebbe immaginato un tale successo. «Evidentemente non ho mai pensato di disporre un giorno di un quadro di Van Gogh o Cézanne, ma a conti fatti ne abbiamo avuti cento».

Da poco è stata inaugurata alla Fondation Pierre Gianadda la mostra “Tesori impressionisti” che riunisce capolavori provenienti dalla collezione dei coniugi danesi Wilhelm e Henny Hansen, grandi estimatori dell’arte francese, conservata nel museo di Ordrupgaard (Copenhagen). Si tratta di un museo che è stato aperto al pubblico nel 1953 e ampliato da Zaha Hadid nel 2014. Alla Fondation Gianadda sono ammirabili circa sessanta capolavori di maestri della scuola di Barbizon, impressionisti e post-impressionisti.

Forse non tutti sanno che Léonard Gianadda è stato anche l’ideatore e fondatore del museo dedicato al mitico cane San Bernardo. Dopo 17 anni di intenso lavoro è riuscito nel 2006 a dar vita ad un moderno museo con una mostra permanente, un canile con un parco alberato, spazi per esposizioni temporanee, un ristorante e una boutique. Il Barryland, come viene chiamato oggi, si trova a pochi minuti di cammino dalla Fondation Gianadda e attira ogni anno a Martigny ben 70 mila visitatori. Un biglietto combinato, con sconti reciproci, permette agevolmente la visita di queste due importanti attrazioni culturali e turistiche vallesane.

Testo a cura di Claudio Rossetti


Questo articolo è stato realizzato da Progetti Rossetti, non fa parte del contenuto redazionale.
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