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ITALIAValle d’Aosta: così vicina, così poliedrica

30.12.18 - 07:00
La città romana vi accoglierà con il grande mercato dell’artigianato e la Fiera di Sant’Orso
Foto di Elisa Bistocchi
Il tradizionale mercanto nel centro di Aosta
Il tradizionale mercanto nel centro di Aosta
Valle d’Aosta: così vicina, così poliedrica

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La città romana vi accoglierà con il grande mercato dell’artigianato e la Fiera di Sant’Orso

AOSTA – La Valle d’Aosta è davvero facilmente raggiungibile dal Ticino: con l’autostrada verso Torino sarete nel centro del capoluogo in circa due ore e mezza. Ma cosa c’è da vedere in inverno in Valle d’Aosta? L’inverno è davvero un periodo da favola, da vivere tra i comprensori sciistici e ciaspolate tra la neve, per esempio a Pila oppure nella regione del Monte Bianco con la nuova funivia Skyway (su questo tema tornerò con un prossimo blog). Per i meno atletici, l’atmosfera in Valle d’Aosta è resa unica dai vari mercatini artigianali, dalla fiera millenaria di Sant’Orso e i carnevali storici nelle varie località della Valle.

Durante il periodo delle feste (e fino al giorno della Befana) i mercatini ad Aosta trasformano il cuore della città in un incantevole villaggio alpino. La visita delle bancarelle, che si snodano in mezzo alla città archeologica romana, è l’occasione per scoprire in un’atmosfera davvero unica le specialità artigianali ed enogastronomiche del territorio.
Troverete nelle bancarelle tante proposte originali, come candele, saponi artigianali, ceramica, oggettistica artigianale in legno, articoli e accessori di abbigliamento in lana cotta e feltro, canapa, pizzi, addobbi natalizi, prodotti eno-gastronomici protetti valdostani, dolciumi e pasticceria.

La visita alla fiera di Sant’Orso è un’esperienza unica, da vivere con intensa partecipazione. Gli espositori in questa tradizionale manifestazione invernale non vi partecipano per vendere, ma soprattutto con l’intenzione di cercare un contatto con il pubblico, condividendo momenti indimenticabili. Il momento indubbiamente più intenso lo si può vivere nella veillà, la lunga notte tra il 30 e il 31 gennaio, in cui cantine impercettibili durante il resto dell’anno prendono vita, aprendo le porte ai passanti per coinvolgerli in banchetti, canti e balli.

Per l’occasione, se vi recherete al numero 23 di  Via Laurent Martinet incontrerete anche i cani San Bernardo della Fondation Barry. L’organizzione, con sede a Martigny, gestisce dal 2016 un punto informativo con souvenir shop.

Testo a cura di Claudio Rossetti


Questo articolo è stato realizzato da Progetti Rossetti, non fa parte del contenuto redazionale.
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