Cerca e trova immobili

ASCONAScomparsa Hetty, la donna del Monte Verità

22.05.18 - 08:38
Ambasciatrice del rilancio turistico-culturale della “collina della utopie”
Scomparsa Hetty, la donna del Monte Verità

NEWSBLOG
Rubriche argomentali a pagamento curate da aziende e inserzionisti esterni

Ambasciatrice del rilancio turistico-culturale della “collina della utopie”

ASCONA - Sabato scorso si è svolta una passeggiata nei boschi del Monte Verità di Ascona una passeggiata per ricordare Enrichetta Rogantini De Beauclair, simpaticamente chiamata da tutti Hetty, recentemente scomparsa. Con grande dignità, umiltà e discrezione ha percorso il sentiero che l’ha portata oltre il Monte. Il suo Monte, il Monte Verità di Ascona. Nata ad Ascona Hetty Rogantini, madre di cinque figli, nonna di dieci nipoti e due volte bisnonna, è forse l’ultima persona che ha respirato dal vivo lo spirito dei fondatori della celebre Comunità del Monte Verità. La sua vita è iniziata ed è ruotata, per oltre vent’anni, attorno a quello che restava, negli anni trenta e quaranta del secolo scorso, di quell’esperienza unica e visionaria che tanto ha fatto parlare di sé, e che ancora oggi suscita interesse e curiosità. E ad Ascona e al Monte Verità Hetty è tornata a vivere e a lavorare, dopo anni di “esilio” in Engadina, attratta e stimolata da un mondo di ricordi che ha deciso di raccontare e condividere: tanto da essere definita e riconosciuta ora, non solo tra gli addetti ai lavori, come la donna del Monte Verità.

Questo soprattutto perché suo padre, di origine francese e ugonotta, libero pensatore di suo, nel 1906 fu assunto dal fondatore della Comunità del Monte Verità, Henry Oedenkoven, in qualità di amministratore. Hetty crebbe nel ricordo di quell’esperienza esaltante e contradditoria, che durò solo due decenni ma visse per tantissimi anni nei suoi vivacissimi ricordi. Hetty non ha vissuto di luce riflessa, anzi. Di carattere forte, curiosa, anticonformista, cresciuta vegetariana in un ambiente di liberi pensatori.

Ebbe una vita movimenta, vissuta tra Ascona e l’Engadina. Alla fine degli anni ‘60 l’intera famiglia Rogantini si trasferì ad Ascona e nel 1978 la vita di Hetty cambiò di nuovo: è l’anno in cui si svolge l’esposizione “Mammelle della verità”, curata da Harald Szeeman.
Una mostra che ritracciava la straordinaria storia del Monte Verità, e che da Ascona viaggiò poi verso Zurigo, Berlino, Vienna e Monaco. Nel 1981 i temi più significativi della mostra furono riproposti in uno degli edifici storici della Comunità, Casa Anatta (costruita nel 1902). Fu allora che a Hetty Rogantini fu chiesto di fungere da custode, e soprattutto da memoria storica, del neonato Museo del Monte Verità.

Il nostro primo incontro avvenne in occasione di una visita guidata alla storia della collina asconese. Quattro ore di ricordi, date, aneddoti, racconti… passate in un baleno. Hetty non era una guida, ma una protagonista dell’affascinante storia dei riformatori e dei vegetariani. L’aria del Monte Verità l’ha respirata sin dalla culla e la storia si è trasformata nel filo conduttore della sua intera esistenza. I suoi racconti erano veri, vissuti e non un elenco di fatti storici.

«Hetty Rogantini è stata la guida storica del Museo Casa Anatta e le siamo estremamente grati per il contributo che ha dato nel corso della sua instancabile attività», ha ricordato Luca Pissoglio, sindaco del Borgo di Ascona.

Io personalmente voglio ricordarti, così piena di vita, in occasione, la scorsa estate, del concerto di Marco Zappa al porto patriziale di Ascona. Eri già un po’ indebolita, ma sorridente hai passato con noi la serata sulle note della musica degli anni sessanta che tanto hai amato. Cara Hetty, grazie per tutto quello che mi ha dato ed insegnato. Ora sei salita oltre alla tua collina, da lassù resterai l’angelo custode. Veglia su di noi tutti e sul Monte Verità.

Testo a cura di Claudio Rossetti


Questo articolo è stato realizzato da Progetti Rossetti, non fa parte del contenuto redazionale.