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ITALIAUn weekend alla scoperta Bergamo

01.04.18 - 07:00
Una città con le palle, tra leggende e cultura
Un weekend alla scoperta Bergamo

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Una città con le palle, tra leggende e cultura

BERGAMO - Il nome di Bergamo ci porta spesso a ricordare unicamente l’aeroporto di Orio al Serio, mentre questa storica città offre tantissimo. Nonostante il gran numero di turisti stranieri in Italia e in Ticino sono ancora pochi a poter dire di aver visitato e conosciuto la città. Bergamo è insolita perché composta da due città: il centro storico, un terrazzo raffinato in mezzo al verde, e la sottostante città moderna, signorile ed elegante; sullo sfondo il profilo delle Alpi Orobie. Entrambe meritano una visita, ma la città alta è senza dubbio la protagonista, con le sue imponenti mura, gli scorci mozzafiato, il profumo di erbe aromatiche e le chiome di alberi secolari.

La fama dei bergamaschi li precede. Gente genuina e forse un po’ burbera, che non va troppo per il sottile, generazioni di magüt che hanno tirato su l’economia della zona mattone su mattone, l’intercalare pòta. Insomma, Bergamo è una città con le palle, e non soltanto per la storia dei tre testicoli che è legata alle sue fortune medievali. La leggenda vuole che la cappella Colleoni sia stata costruita abbattendo la sagrestia della basilica di Santa Maria Maggiore. I preti non volevano autorizzare il buon Bartolomeo, e lui si è autorizzato da solo. Gente pragmatica i bergamaschi. I tre testicoli sono appunto le tre pallette che si vedono nello stemma sulla cancellata. Toccarle, sembra, porti fortuna.

Raggiungere Bergamo alta è facile: gli autobus cittadini permettono di raggiungere la quota più alta in circa venti minuti e partono ogni dieci minuti dalla stazione. Oppure, in prossimità dell’ampia curva di Viale Vittorio Emanuele II, c’è la funicolare che permette di raggiungere piazza Mercato delle Scarpe in soli cinque minuti. Però, se avete tempo e condizione fisica, concedetevi il gusto di salire le scale che fiancheggiano ville e giardini, riuscirete ad assaporare ogni sfaccettatura e a immergervi gradualmente nell’atmosfera.

La città si appoggia su un sistema di mura di origine veneziana, perfettamente conservate, recentemente classificate dall’UNESCO Patrimonio dell’umanità. Il perimetro disegna una forma a triangolo nei cui vertici sono collocate le tre porte principali: Porta San Giacomo a sud, Porta Sant’Agostino a est e Porta Sant’Alessandro a nord-ovest. Le mura hanno una lunghezza di circa cinque chilometri e ospitano un parco che regala panorami straordinari (nelle giornate più terse si scorgono Milano e gli Appennini). Andateci al tramonto, quando il diffuso mondo artificiale della pianura luccica, facendo dimenticare la sua brutale estensione.

Testo a cura di Claudio Rossetti

Per saperne di più: newsblog@viaggirossetti.ch


Questo articolo è stato realizzato da Progetti Rossetti, non fa parte del contenuto redazionale.