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TargetMigliorare i processi, risparmiare budget: lo stato della marketing automation in Svizzera

23.05.22 - 11:31
L’utilizzo di dati e AI pare un miraggio per le PMI, ma i benefici sono vicini e innegabili: ne parliamo con Sarah Seyr
Unsplash / Sarah Seyr
Migliorare i processi, risparmiare budget: lo stato della marketing automation in Svizzera

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L’utilizzo di dati e AI pare un miraggio per le PMI, ma i benefici sono vicini e innegabili: ne parliamo con Sarah Seyr

Spesso, nell’universo delle strategie di marketing, la poca familiarità con gli strumenti che ci offre la tecnologia può farli sembrare “ambigui”, specialmente ai non addetti ai lavori.

È sicuramente il caso della marketing automation, di cui abbiamo parlato in passato insieme ai nostri Cristiano Boschetti e Matteo Landi, che agli occhi dei meno informati potrebbe rappresentare, erroneamente, un rischio di essere troppo invasivi e insistenti nei confronti degli utenti che ci seguono e dei clienti che avviciniamo. Eppure, il suo scopo è esattamente il contrario.

Al fine di tenerci ulteriormente aggiornati sul suo utilizzo nel nostro Paese, dunque, abbiamo intervistato Sarah Seyr, fondatrice di Aivie, un tool tutto svizzero per la creazione e la gestione di automazioni di marketing.

Sarah, ritieni che la marketing automation sia adatta solo a un certo tipo di azienda / settore aziendale o che, nel contesto attuale, sia necessaria per tutte?

A prescindere dalla realizzazione di attività di marketing, ci sono aziende che non riescono a gestire gli ordini, e devono addirittura rifiutare i clienti perché non hanno la capacità di evaderli. Lo vediamo, ad esempio – ma senza differenze di comparto -, con alcune aziende nel settore dell'artigianato, per esempio, che magari si occupano di installazioni o servizi con un ciclo di vendita lungo, intenso e complesso. I sistemi di automazione aiutano a distinguere le fasi e a fornire informazioni ai clienti esattamente quando questi ne hanno bisogno. La necessità di marketing automation, insomma, nasce e si innesta nel processo.

In quali ambiti, però, è maggiormente utilizzata al momento la marketing automation ed in quali, secondo te, verrà utilizzata di più in futuro?

La marketing automation non riguarda solo il processo di vendita, ma tutto l’accompagnamento ai clienti e ai potenziali tali, a livello di interazione e personalizzazione della stessa. Non si tratta quindi, lo ripeto, di una questione di settore: se c’è un valore aggiunto nell’interagire con il mercato con costanza, allora quell’azienda ha bisogno di automazione e di acquisizione automatizzata di informazioni su chi si rivolge alla stessa.

In che modo, secondo te, adottare una piattaforma di marketing automation può dare dei vantaggi a una PMI svizzera o, più nello specifico, ticinese?

La cura e la consapevolezza dell’interfaccia con il cliente è fondamentale per il successo di qualunque impresa, e in ambito digitale abbiamo lasciato troppo spazio alle big che hanno costruito motori di ricerca (Google) i social media (Instagram, Facebook, LinkedIn, TikTok ecc.). Il vantaggio di automatizzare i propri canali (sito web, e-mail, community, sms ecc.) è che si riacquista più controllo: sulle interazioni, sul contenuto, sulla posizione del cliente nel funnel, ma soprattutto sul budget.

Come può un’azienda che non ha alcuna esperienza in materia iniziare a entrare in contatto con la marketing automation e sfruttarla al meglio?

Iniziando a realizzare una strategia, progettando un marketing funnel e infine realizzando le prime campagne con l’aiuto di alcuni esperti, per poi costruire l’automazione e il potenziamento dei canali promozionali di proprietà. Tuttavia, spesso incontriamo delle sfide da vincere, per realizzare quest’ultima parte: la raccolta corretta e ordinata di dati e contatti personali, spesso utilizzati malamente tramite una newsletter generica che fa troppi invii e non traccia le reazioni di chi li riceve.

A cosa bisogna far attenzione - sia a livello di organizzazione e prerequisiti aziendali, che a livello di esecuzione tecnica - quando si crea un’automazione? Quali sono gli errori più frequenti?

Il marketing – non solo quello digitale - sta diventando sempre più tecnico. L'errore più grande è negare questo fatto e credere che sia possibile farlo e migliorare le vendite senza avere una strategia, degli obiettivi, nonché il controllo e l’analisi dei propri dati.

Pensi che la disponibilità delle aziende a pagare per utilizzare strumenti di marketing automation tenderà a crescere?

Tutti gli studi finora pubblicati dicono di sì: le aziende sono stanche di pagare Google, Instagram ecc. per ottenere la giusta visibilità, anche perché questa è sempre più costosa.

Come prevedi che si svilupperà, in termini di funzionalità e potenzialità, la marketing automation, nel 2023?

Stiamo per decollare. Tra un anno o due, vedremo sistemi di automazione più integrati che gestiranno le interazioni su tutti i canali di marketing aziendali, anche offline. Come detto, non si tratta solo di vendite, ma di accompagnare tutta la customer journey, la relazione con il cliente, nonché i processi d’impresa, in modo personalizzato, tracciabile e affidabile.

Guardando a un futuro più lontano - es. 5-10 anni - quali direttrici di innovazione credi che imboccherà la materia?

Con l'aiuto dell'intelligenza artificiale (AI), semplicemente l’esperienza sarà ancora più fluida, dinamica, personale.

 

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Questo articolo è stato realizzato da Linkfloyd Sagl, non fa parte del contenuto redazionale.
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