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Previdenza e AssicurazioniInvalidità: false credenze ci mettono in pericolo

27.10.21 - 13:18
Cosa pensiamo quando sentiamo "invalidità"?
FDL CONSULTING
Invalidità: false credenze ci mettono in pericolo
Cosa pensiamo quando sentiamo "invalidità"?

Invalidità ed infortunio: associazione “naturale“. Quando penso alla parola “invalidità“ mi vengono in mente quelle campagne pubblicitarie che si vedono in TV, navigando su internet e qualche volta sui social network.
L’immaginario va al povero operaio che subisce un incidente sul lavoro oppure alle prese con una lunga e faticosa riabilitazione. Inoltre si pensa spesso anche alle campagne di prevenzione incidenti destinate ad automobilisti e motociclisti.
Insomma, molta della comunicazione che ci circonda ci fa pensare molto all'invalidità come conseguenza di un incidente sul lavoro, della circolazione o durante la pratica sportiva.

L‘invalidità è soprattutto malattia
Secondo una recente comunicazione dell'assicurazione invalidità svizzera (AI), quasi la metà delle nuove rendite d‘invalidità è legata a patologie psichiche. Indicazione confermata anche da un recente studio di Travail Suisse. Questo dato mi ha stupito molto.
Sovente pensiamo che i lavori nel settore terziario ci tengano ben protetti da casi d‘invalidità legati alla nostra vita professionale. Purtroppo non è così!
I ritmi sempre più frenetici della nostra quotidianità, sempre connessi, sempre sollecitati, gli importanti carichi di lavoro per cercare d’essere più efficienti, ci espongono sempre di più al rischio di malattie psichiche, esaurimenti nervosi, burnout.

Un pericolo per il nostro sostentamento economico
Un’invalidità parte sempre da un iniziale incapacità al lavoro, con il relativo certificato medico indicante il numero di giorni di malattia.
L’interruzione dell’attività lavorativa coincide in moltissimi casi con una riduzione del reddito del 20%. Per molte famiglie questa riduzione comporta già diversi problemi finanziari.
Se l’incapacità al lavoro prosegue, entro il 25esimo mese dall’insorgere dell’evento, subentra una decisione dell’assicurazione invalidità, che decide il grado d’invalidità ufficiale. Questo passaggio alla rendita d’invalidità (se concessa per intero) può comportare una riduzione di ben il 40% rispetto al reddito iniziale.
Un ulteriore problema in questi ultimi anni è dettato dal fatto che le decisioni dell’assicurazione invalidità diventano sempre più severe con la conseguenza che la perdita di reddito potrebbe superare il 50%.
Questa situazione è un grossissimo pericolo per molte famiglie!

Sappiamo quali tutele finanziarie abbiamo?
Normalmente, durante i primi 2 anni d’incapacità al lavoro, si percepisce un’indennità giornaliera (tipicamente 80% del salario) per il tramite dell’assicurazione stipulata dal datore di lavoro. Attenzione però che quest’assicurazione non è obbligatoria per i datori di lavoro.
IL CONSIGLIO È SEMPRE QUELLO DI CHIEDERE AL PROPRIO DATORE DI LAVORO IN CHE MODO SI È TUTELATI IN CASO DI MALATTIA.

Per un caso che prosegue oltre i 2 anni, avremmo diritto ad una rendita da parte dell’assicurazione invalidità (AI) ed una proveniente dalla nostra cassa pensioni LPP.
Questa rendita viene concessa fino al momento in cui non possiamo tornare a lavorare a pieno oppure, se questo non fosse possibile, fino al pensionamento.

COME FDL CONSULTING SIAMO A DISPOSIZIONE PER UN ANALISI DETTAGLIATA DELLA VOSTRA COPERTURA IN CASO D’INVALIDITÀ, IN MODO CHE POSSIATE DORMIRE SONNI TRANQUILLI E TUTELARE LA VOSTRA FAMIGLIA AL MEGLIO.

Fabio Luraschi
FDL Consulting Sagl
Direttore

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