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OPEN & WIKILa traduzione della settimana: Paradosso di Moravec

10.12.18 - 07:00
Tale paradosso mostra che il ragionamento di alto livello richiede pochissimo calcolo, ma le capacità sensomotorie di basso livello richiedono enormi risorse computazionali
La traduzione della settimana: Paradosso di Moravec
Tale paradosso mostra che il ragionamento di alto livello richiede pochissimo calcolo, ma le capacità sensomotorie di basso livello richiedono enormi risorse computazionali

Qualche settimana fa la comunità wikipediana ha selezionato un’altra traduzione della settimana e di preciso l’articolo, originariamente in inglese, sul paradosso di Moravec.

Tale paradosso si può riassumere nella frase di Moravec: "è relativamente facile fare in modo che i computer mostrino prestazioni di livello adulto nei test di intelligenza o nel giocare a dama, e difficile o impossibile dare loro le competenze di un anno quando si tratta di percezione e mobilità". Quindi tale paradosso mostra che il ragionamento di alto livello richiede pochissimo calcolo, ma le capacità
sensomotorie di basso livello richiedono enormi risorse computazionali.

Il principio è stato articolato da Hans Moravec, Rodney Brooks, Marvin Minsky durante gli anni ottanta e sottolinea che le abilità umane più difficile da decodificare per le macchine sono proprio le attività inconscie.

Nei primi tempi della ricerca sull'intelligenza artificiale, i principali ricercatori pensavano che sarebbero stati in grado di creare macchine intelligenti rapidamente perché erano riusciti a scrivere programmi che utilizzavano la logica, risolvevano problemi di algebra e geometria e giocavano a dama e a scacchi e, quindi pensavano che i problemi "facili" si sarebbero presto risolti, e invece si sbagliavano perché questi problemi non sono affatto facili, ma incredibilmente difficili.

Su questa base si è sviluppata una nuova corrente per l’intelligenza artificiale e il linguista e scienziato cognitivo Steven Pinker ha potuto affermare: «La lezione principale di trentacinque anni di ricerca sull'IA è che i problemi difficili sono facili e i problemi facili sono difficili. Le capacità mentali di un bambino di quattro anni che diamo per scontate - riconoscere un volto, sollevare una matita, attraversare una stanza, rispondere a una domanda - risolvono infatti alcuni dei più difficili problemi di ingegneria mai concepiti... Con la comparsa della nuova generazione di dispositivi intelligenti, saranno gli analisti di borsa, gli ingegneri petrolchimici e chi deve concedere la libertà vigilata a rischiare di essere sostituiti da macchine. I giardinieri, i receptionist e i cuochi hanno un lavoro sicuro ancora per decenni».

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