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CANADAL'atto finale di Leonard Cohen

27.11.19 - 14:00
"Thanks for the Dance" è il disco postumo del grande cantautore scomparso nel 2016
KEYSTONE
"Thanks for the Dance" è il disco-testamento di Leonard Cohen.
"Thanks for the Dance" è il disco-testamento di Leonard Cohen.
L'atto finale di Leonard Cohen
"Thanks for the Dance" è il disco postumo del grande cantautore scomparso nel 2016

MONTREAL - È difficile non considerare un album postumo di un artista come un testamento musicale. "Thanks for the Dance" è il risultato dell'omaggio che Adam Cohen ha voluto tributare al padre: ha preso le incisioni che il cantautore ha lasciato incompiute al momento della sua morte nel 2016 e, coinvolgendo una manciata di grandi musicisti (Daniel Lanois e Javier Mas, solo per fare due nomi), ha completato quelle tracce.

Ci si approccia a "Thanks for the Dance" con rispetto e con la consapevolezza che non saremo più di fronte a degli inediti dell'autore di "Suzanne" e "Hallelujah". Cohen, nel suo ultimo sforzo creativo, ha fatto una sintesi del suo lavoro con l'umiltà che lo contraddistingueva: «Non l'ho mai chiamato arte», riferito al risultato del suo lavoro instancabile. Anche nei suoi ultimi testi l'82enne poeta "prestato" da 50 anni al mondo della musica ha indagato la società contemporanea con occhio acuto e non ha esitato a scrutare anche all'interno del suo animo, mettendosi in discussione, senza paura di ammettere errori e mancanze. Il grande Leonard s'interroga, si prende in giro e, come da sua abitudine, cerca quanto possibile di unire i bisogni del corpo alle istanze della mente.

Quella voce così profonda, così ruvida da andare a scavare fin nel profondo dell'anima è da tempo il marchio di fabbrica di Cohen, ma in queste ultime canzoni la sua interpretazione-declamazione tocca l'apice dell'intensità. Gli arrangiamenti studiati da Adam Cohen integrano e completano la sua voce, senza metterla in ombra e anzi dandogli il giusto risalto.

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